Enormi ragnatele sotto la volta celeste del Planetario di Milano

Con “Weaving the Cosmos”, Tomás Saraceno accompagna il visitatore in un viaggio emozionante sotto la cupola del Portaluppi del Planetario di Milano. Nello spazio oscuro e avvolgente del cielo stellato, l'artista argentino mette in relazione sia teoricamente che fisicamente la scala macro del cosmo con quella micro del mondo dei ragni.
La ricerca di Saraceno si ispira alle similitudini rilevate dagli scienziati tra la composizione filamentosa del cosmo – in cui ammassi di galassie si alternano a spazi vuoti – e la trama complessa delle ragnatele. Strutture metalliche custodiscono come scrigni enormi ragnatele tessute dai ragni nell’arco di un mese e fluttuano sospese nello spazio oscuro della cupola, illuminate dalla luce fioca delle stelle del planetario e da fasci di luce puntuali. Le tessiture appaiono come sistemi di galassie in movimento, sospese in una struttura modellata sulla geometria delle costellazioni della Vergine, dello Scorpione e del Cancro.

Allo spettacolo visivo si aggiunge la percezione sonora. Grazie a sofisticati sistemi di sonificazione sviluppati dallo studio Saraceno, in cui le vibrazioni vengono tradotte in suoni, il visitatore è in grado di percepire l’attività dei ragni all’interno della tela, una metafora delle onde gravitazionali che attraversano lo spazio-tempo cosmico. Con l'installazione “Weaving the Cosmos” al Planetario di Milano e “B.zero1, XX Annyversary” nei girdini adiacenti, Bulgari celebra il ventesimo anniversario della sua icona del design.