Dimorestudio mette in scena una magica dicotomia tra l’accellerazionismo di un viaggio interstellare e la poesia di atmosfere sospese che ricordano Luigi Ghirri. Mondi paralleli, apparentemente inconciliabili trovano un dialogo in Interstellar e Progetto tessuti, i due progetti in mostra all’ex cinema “dei bambini” di via Mascagni 8.
Rispetto alle pulite geometrie macro della prima collezione (2015), Progetto Tessuti quest’anno sorprende con una sofisticata ricchezza che gioca sul limite del possibile. Kiss me tiger e Interstellar (che è anche il nome di un tessuto) aggiungono al grande impatto visuale una componente tattile e tridimensionale. Il primo, con base ciniglia, rappresenta letteralmente il manto di una tigre; il secondo ricorda le atmosfere pulite e mistiche della copertina di Blackstar, album testamento di David Bowie.
Sono entrambi in scena, su un pavimento fluttuante che ricorda un datacenter, nell’allestimento Interstellar, dove vanno a rivestire il primo le poltroncine in cemento e plexiglass, il secondo i cuscini della poltrona vis-a-vis 132. Nell’area dedicata al progetto tessuti l’atmosfera è opposta: alla crudezza techno di Interstellar si contrappone il progetto fotografico di Andrea Ferrari, allestito su uno spazio sfacciatamente non finito, come testimoniano le pareti, dove piastrelle spezzate lasciano intravedere picchettature della posa in opera. L’allestimento fotografico ci trasporta in uno slancio poetico di messa in scena dei tessuti in luoghi della città carichi di sentimento e verità, come i giardini di Porta Venezia e la Balera dell’ortica.
- Allestimento:
- Interstellar e Progetto Tessuti
- Dove:
- Ex Cinema Arti, Via Pietro Mascagni 8, Milano
- Quando:
- 9-14 Aprile
- Curatore:
- Dimorestudio
- Evento:
- Fuorisalone 2019