È il 1978. Ikea, che non è ancora il gigante dell’arredamento che conosciamo oggi, ma è già un’icona imprenditoriale a livello produttivo e di immagine, lancia la prima collezione curata da designer esterni all’azienda a firma del collettivo svedese 10-gruppen. In nuce, si tratta della loro prima capsule collection – termine reso popolare dalla moda e con cui si intendono collezioni in edizione limitata. Negli anni a venire, ed in particolare a partire dal 1995, anno della prima PS collection, il marchio utilizzerà a più riprese lo strumento della piccola collezione come terreno di sperimentazione e vetrina promozionale. Il risultato saranno linee di oggetti che, superando il grado zero a cui il catalogo aziendale li ha spesso confinati, si trasformeranno in oggetti di culto nel migliore dei casi, o in derive meno memorabili nei peggiori. Comunque per l’azienda è ogni volta una lezione da imparare, riprendendo il gergo del marketing, e una mossa promozionale destinata a catturare l’attenzione di professionisti, media, e in parte del grande pubblico.
La nascita del concetto stesso di capsule collection è spesso fatta risalire alla collaborazione del 2004 tra Karl Lagerfeld e H&M. Tra gli osservatori più accorti, c’è però chi chiama in causa niente meno che Elsa Schiaparelli e la sua collezione Constellation Wardrobe: lanciata nel 1946, tra le macerie e la voglia di ricostruire del dopoguerra, e focalizzata sui vestiti da viaggio e il ready-to-wear. Poco importa l’anno, è soprattutto il settore della moda a sperimentare con le capsule collections quella che può facilmente essere definita come una strategia “win-win”. Il lavoro su un’ispirazione circoscritta e un po’ “fuori tema” è infatti uno strumento per superare l’identità del marchio e testare soluzioni e linguaggi differenzianti. La specificità del racconto, ideale per una promozione tarata sui ritmi veloci, può attirare media e consumatori. Il ricorso a collaborazioni garantirà una duplice leva di visibilità, anche questa ideale per amplificare l’eco dei prodotti.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Marimekko per Ikea, collezione Bastua.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Sabine Marcelis per Ikea, collezione Varmblixt. Foto Titia Hane
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Swedish House Mafia per Ikea, collezione Obegränsad.
Quattro nuove collezioni Ikea alla Milano Design Week 2022
Marimekko per Ikea, collezione Bastua.
“Siamo sempre curiosi e aperti a nuovi modi di fare le cose per aiutarci a raggiungere sempre più persone, in un mondo che cambia rapidamente”, ci racconta Emma Jones, Range Identity Manager di Ikea Svezia. “Ecco perché abbiamo iniziato con le collaborazioni fin da subito: lavorare assieme a persone che ci aprono gli occhi, pongono domande a cui non avevamo pensato e ci costringono ad andare avanti. Imparare cose nuove da talenti e aziende esterni che possono aggiungere altre dimensioni alla nostra visione”.
Negli anni, le capsule collection di Ikea ci hanno effettivamente abituato a superare le aspettative legate ai prodotti del marchio, spesso grazie ad una rilettura inaspettata rispetto a quelli che consideriamo i canoni classici della multinazionale. Dando vita a fenomeni un po’ paradossali: l’oggetto capsule, che dalla moda ha teoricamente ripreso la stagionalità del fast fashion, sembra imporsi anche sulla lunga durata, trasformandosi in un piccolo, nuovo classico in virtù della sua riconoscibilità immediata e del suo successo. Una riconoscibilità che piace anche ai piccoli collezionisti, che possono arrivare a pagare cifre importanti per gli oggetti ritenuti più iconici – ad esempio fino a 6mila euro per lo zerbino Keep Off di Virgil Abloh. Senza che esistano peraltro informazioni confermate rispetto al numero di serie di ogni prodotto.
Nella gallery, un elenco delle più iconiche capsule collection di Ikea dal 1995 ai nostri giorni.