La storia del divano Raffles disegnato da Vico Magistretti nel 1988

L’architetto milanese disegna alla fine degli anni Ottanta un mobile capace di richiamare alla memoria luoghi e atmosfere in un periodo di influenza aglosassine. Un progetto oggi ancora in produzione e aggiornato da De Padova.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1075, Gennaio 2023.

Il divano Raffles di Vico Magistretti è uno di quei mobili capace di richiamare alla memoria luoghi e atmosfere: accomodarsi nelle sue forme classiche, morbide, ma sostenute, e sprofondare nella seduta accogliente, è come entrare in uno di quei club inglesi in cui ci si ristora dopo il golf (grande passione di Vico), si fuma il sigaro e si sfoglia il giornale, sorseggiando distillati profumati di tabacco.

L’architetto milanese disegna Raffles alla fine degli anni Ottanta, in un periodo in cui è effettivamente legato al mondo anglosassone – insegna al Royal College of Art –, a cui riconosce l’eleganza innata delle forme e il pregio di non cadere mai nella volgarità. Il progetto fortifica la collaborazione con Maddalena De Padova, sensibile e apprezzata imprenditrice (Compasso d’Oro alla carriera nel 2004) con la quale l’architetto milanese avvia un felice sodalizio, disegnando una serie di arredi che ribadiscono la sua lontananza dal decorativismo e dall’estro postmodernista.

Raffles, Vico Magistretti, 1988. Schizzo originale di Magistretti, courtesy Archivio De Padova

Per il nuovo divano prevede una struttura solida di legno e l’imbottitura interna di poliuretano espanso, rivestita in dacron – una fibra sintetica particolarmente robusta, impiegata anche per i tendaggi, i tappeti e le reti da pesca –, rivestita in tela di cotone. I cuscini, invece, sono di piuma d’oca. Il mobile acquisisce una peculiare modernità grazie a discreti e raffinati dettagli: i piedini di legno, apparentemente classici, sono dotati di ruote piroettanti, i sottili cuscinetti poggiareni rendono l’imbottito ancora più accogliente. Soprattutto, Vico considera importante l’esigenza di una manutenzione pratica e veloce. Come mostra il disegno d’archivio, grazie all’introduzione di una chiusura a zip sul retro dello schienale, è possibile sfoderare interamente il sofà, facilitandone la pulizia.

Oggi De Padova, in collaborazione con il suo centro di ricerca, aggiorna l’eleganza trasversale di Raffles e propone diverse finiture per personalizzare il comfort del cuscino di seduta: la versione di piuma d’oca, in memory foam o con l’aggiunta del poliuretano espanso, per garantire la morbidezza e il sostegno, ma anche una manutenzione più funzionale, senza la necessità di sprimacciare gli imbottiti.

L’azienda, inoltre, ne arricchisce la varietà cromatica e i tessuti grazie alla collaborazione con Society Limonta: ambra, verde foresta, zucca, grigio quarzo o tweed rigato – come il primo Raffles, nel 1988 – sono le nuove tinte che vivacizzano e confermano l’atemporalità del design di Magistretti, raffinato evergreen. Oltre alle versioni a due e tre posti, la serie si completa con una poltrona e un pouf, per condividere il relax, magari dopo una partita a golf.

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