Questa libreria-architettura è modulabile all’infinito

Il designer francese Marc Ferrand ha realizzato con Bottega Ghianda una libreria che può assumere svariate forme nello spazio, grazie ad una semplice croce di ottone estruso che connette i travetti.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1071, settembre 2022.

“Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo”. La celebre frase attribuita al matematico e inventore greco Archimede fa riferimento alla scoperta delle leggi della leva ed è passata alla storia anche per indicare come basti la spinta giusta per compiere grandi imprese.

Nel caso del designer francese Marc Ferrand, l’invenzione, geniale nella sua semplicità, è una croce di ottone estruso che serve ad articolare una struttura a ‘travetti’ di legno ed è l’elemento alla base della libreria modulabile all’infinito Jamais Content, “mai soddisfatto”.

Lungo quanto la profondità delle mensole, l’elemento cruciforme serve a connettere e incastrare tutti i piani, verticali e orizzontali. In questo modo, può assumere svariate forme e disposizioni nello spazio: sinuosa come un serpente o accogliente come una tenda berbera. 

Jamais Content, Marc Ferrand, Bottega Ghianda. Courtesy Bottega Ghianda
Dettaglio del giunto per la libreria Jamais Content, Marc Ferrand, Bottega Ghianda. Courtesy Bottega Ghianda

Realizzata da Bottega Ghianda in legno massello (noce o citronnier), con dettagli in ottone satinato e ante di pelle, “Jamais Content è un’architettura”, spiega Ferrand. “Non esiste oggetto più prezioso di un libro e una biblioteca è l’architettura che lo ospita e lo protegge”. Conosciuto per i progetti di strutture nomadi e temporanee, che ha imparato a padroneggiare lavorando a lungo con Shigeru Ban, Ferrand ha un approccio poetico al design (“Guardare il mare e l’orizzonte è la cosa più importante quando progetto”, ammette) oltre a una predilezione per le forme minimali, per lo studio del rapporto tra corpo e architettura e per i progetti che si evolvono nel tempo e che, dal 2017, sviluppa con il suo atelier.

“La collaborazione con Bottega Ghianda”, conclude, “è nata dalla voglia di costruire un oggetto architettonico, con materiali preziosi e un know-how eccezionale. Progettare con Bottega Ghianda e Romeo Sozzi è una storia di passione basata su una straordinaria conoscenza del legno e dei gesti per lavorarlo”.

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