Perfettooo! Lo spazio espositivo virtuale che vorrebbero tutti i designer

Simbiosi organica tra prodotto e contenitore, la nuova piattaforma espositiva Perfettooo! trova casa nel mondo digitale. Inaugurando con Objects of Common Interest una mostra all’insegna della dualità tra conscio e inconscio.

“Perfetto” è una delle poche parole italiane che molti stranieri conoscono e per cui sembrano dimostrare una particolare fascinazione. Non stupisce, allora, che la sua familiarità internazionale e il suo anelito di slancio e positività abbiano prestato il nome ad una nuova piattaforma online, nata sulla rete e per la rete con l’obiettivo di esplorare il potenziale tra racconto del prodotto ed esposizione digitale nel campo del progetto. Superando i vincoli fisici legati allo spazio, intesi sia come spostamento di oggetti e persone che come condizionamenti dati da edifici preesistenti, Perfettooo! è un format destinato non solo ad accogliere mostre di design online, ma anche a permettere ai progettisti di creare il contenitore virtuale ideale - “your dream space for your dream project” - per mettere in scena il proprio lavoro.

“Perfettooo! è un format che nasce con la pandemia”, racconta a Domus Maria Cristina Didero, ideatrice del progetto insieme ad Annalisa Rosso e Francesco Mainardi. “Abbiamo iniziato a ragionare su una piattaforma curatoriale durante il primo lockdown, quando le mostre in programma per lo scorso Salone del Mobile erano state cancellate e riunioni e incontri in remoto avevano iniziato ad invadere il nostro nuovo quotidiano. Ci siamo dette che sarebbe stato interessante applicare questa modalità espressiva per raccontare storie e veicolare la nostra attività di curatrici”.

Nessuna vicinanza specifica, però, ricollega Perfettooo! ai tanti formati digitali con cui ci siamo confrontati in questo ultimo anno: né videochiamata né webinar, né tantomeno allestimento da navigare passando in rassegna le varie didascalie come praticato recentemente dalle istituzioni museali, il dispositivo – sviluppato con il sostegno del Design Museum Brussels – si avvicina maggiormente ad un ambiente virtuale o ad un videogioco, e proprio come questi approfondisce una sua dimensione speculativa plasmandosi sulla personalità o la specifica ricerca portata avanti dal singolo designer. “Partendo dalla nostra esperienza pregressa, volevamo invitare i designer non solo ad esporre un loro progetto monografico, ma anche a pensare lo spazio stesso che lo avrebbe accolto”, continua Annalisa Rosso. “Non abbiamo però voluto optare per una copia della realtà: presentare una galleria virtuale con quattro pareti e una porta di ingresso ci sembrava un modo di replicare anche i limiti fisici del mondo. Per questo, Perfettooo! è lo spazio perfetto perché dà la possibilità al designer di dare forma al contesto ideale per la propria esposizione”.

La scelta di dare carta bianca a Objects of Common Interest, studio greco basato tra Atene e New York fondato da Eleni Petaloti and Leonidas Trampoukis, si dimostra particolarmente congeniale alle prerogative della piattaforma e al suo stesso lancio. Lei designer, lui architetto, il duo si è distinto negli ultimi anni per collezioni, spesso in edizione limitata, dalle forme archetipiche ma mai severe, orchestrate in una danza di linee rette e semicerchi declinati anche in installazioni site-specific. Invitati a concepire lo spazio virtuale dove collocare i propri pezzi, Petaloti e Trampoukis non optano per né per una sofisticazione patinata, né per un virtuosismo tecnologico. Piuttosto, la risoluzione incerta, prossima ad un’estetica da primo web – di fatto una forma di calcolato arcaismo - restituiscono un’interazione essenziale per una user experience che non guarda alla performance, quanto all’introspezione sollecitata dalla colonna musicale e dall’invito a visionare le dieci stanze dell’esposizione secondo i poli dell’opposizione conscio-inconscio. "Come Back Tomorrow", il titolo della mostra, sottolinea proprio questo: la visita online può essere reiterata a piacimento, alimentando le idee o assecondando ogni volta l’umore del giorno.

Del funzionamento della galleria, Perfettooo! replica il funzionamento e i rituali – la conferenza stampa, i vernissage, i finissage – che non bastano però a restituire il confronto diretto e l’intensità del rapporto con l’opera, almeno secondo l’interpretazione proposta da Objects of Common Interest. Una constatazione che non è necessariamente un limite, ma che si apre a nuove possibilità: la fruizione da laptop non fa sentire la mancanza di una materialità che sembra essere evaporata, ma stimola la riflessione sull’elasticità del formato virtuale e sulla capacità del contesto di svelare nuove accezioni e visioni nel racconto del prodotto.

Saranno le prossime mostre – Perfettooo! conta di ospitarne due all’anno – a mettere in evidenza quanto il format si potrà dimostrare flessibile nell’accogliere le sollecitazioni di nuovi designer, il loro possibile desiderio di evocazione di un oggetto e la loro fantasia nel richiamare mondi e idee ancora difficilmente prevedibili.

Progetto:
Maria Cristina Didero, Annalisa Rosso e Francesco Mainardi (Mr.Lawrence)
Curatela:
Maria Cristina Didero e Annalisa Rosso
Web development:
LLOS&
Visual:
Objects of Common Interest & Konstantinos Koudounis

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