Come Supercar ha predetto il futuro delle auto

La Knight Industries Two Thousand, la Supercar dell’omonimo telefilm anni 80 meglio conosciuta come K.I.T.T., compie 38 anni. Ecco sei invenzioni che all’epoca sembravano fantascientifiche e che oggi sono realtà (o quasi).

Michael Knight, interpretato da David Hasselhoff, era il protagonista principale di Knight Rider. Ma è la sua co-protagonista, la supercar K.I.T.T. (Knight Industries Two Thousand), che ha contribuito a consacrare il telefilm Supercar (Knight Rider il titolo originale) in un fenomeno di culto. Insieme a una spiccata personalità robotica, il creatore dello show Glen Larson aveva dotato K.I.T.T. di caratteristiche futuristiche che, negli anni Ottanta, erano poco più che elucubrazioni fantascientifiche. Ma come tutti i migliori scrittori di fantascienza, Larson ha finito per prevedere con sorprendente precisione alcune delle funzioni che sono finite nelle auto che guidiamo oggi.

Equalizzatore anamorfico
Una delle caratteristiche più famose del K.I.T.T. era lo scanner luminoso nella parte anteriore dell'auto, noto anche come Equalizzatore Anamorfico: permetteva all'auto di "vedere" l'ambiente circostante grazie ai raggi X o agli infrarossi. Le auto di oggi non fanno ancora le radiografie, è vero, ma molti produttori hanno iniziato ad implementare sistemi di sensori a infrarossi nei loro veicoli già dai primi anni 2000. Gli scanner Lidar e altre soluzioni di visione computerizzata utilizzate nei prototipi a guida autonoma, sono inoltre una versione aggiornata e rivista dell'Equalizzatore Anamorfico di K.I.T.T..

Collision Avoidance e guida potenziata
In modalità self-driving, K.I.T.T. era in grado di evitare attivamente gli incidenti grazie ad un sistema anticollisione, simile a quelli che già oggi abbiamo in molte auto commerciali. Inoltre, Michael Knight poteva guidare K.I.T.T. in modalità semi-autonoma, per migliorare le sue capacità di pilota durante un inseguimento. Anche se l'obiettivo non è esattamente lo stesso, ci sono già auto sul mercato con un sistema di automazione di livello 3 che possono offrire caratteristiche simili (Audi, Tesla) e coadiuvare il guidatore in situazioni specifiche, come ad esempio in autostrada.

Motore ibrido
Nonostante fosse basata su una Pontiac Trans AM (nella realtà una muscle a benzina che beveva tantissimo), K.I.T.T. era in realtà piuttosto ecologica e i suoi motori turbo funzionavano a idrogeno. 
Le auto a idrogeno come la Toyota Mirai o la Hyundai Next sono disponibili in commercio da alcuni anni. Inoltre, K.I.T.T. era in grado di utilizzare altri carburanti, compresa la benzina, e di mescolarli tutti insieme per una migliore efficienza. In altre parole, K.I.T.T. era un'auto ibrida ante-litteram. Una Toyota Prius agli steroidi.

Check up medico del guidatore
Lo scanner medico integrato K.I.T.T. era in grado di valutare rapidamente le condizioni di Michael Knight. Non abbiamo ancora una caratteristica del genere nelle auto di oggi, ma Ford ha già lavorato su un sedile per il monitoraggio dell’ECG che può misurare i segni vitali attraverso sei sensori incorporati nello schienale. Il progresso nel campo dei sensori biometrici renderà probabilmente possibile la guida di auto in grado di rilevare lo stato di salute del conducente nei prossimi cinque anni.

Modalità silenziosa
La modalità silenziosa di K.I.T.T. nello show era un trucco di post-produzione, ma può essere vista come una premonizione dell'avvento delle auto elettriche. Mentre il silent mode di K.I.T.T. serviva per avvicinarsi di soppiatto ai nemici, le auto elettriche di oggi hanno il problema opposto: hanno bisogno di un suono artificiale per evitare di avvicinarsi senza essere notate a pedoni e motociclisti inconsapevoli.

Auto parlante
Una delle caratteristiche chiave di K.I.T.T. era la sua capacità di parlare e interagire con gli esseri umani attraverso il suo sistema di sintesi vocale. Gli sceneggiatori dello show usavano questa caratteristica come elemento della trama degli episodi oppure per intermezzi comici di cattivo gusto, a volte infarciti di battute misogine che oggi non passerebbero mai la revisione della sceneggiatura (per fortuna). 
Al netto degli scivoloni maschilisti anni 80, anche in questo caso Larson e i suoi ci avevano visto giusto: oggi parliamo senza troppe remore con le nostre auto, sia attraverso il sistema di infotainment integrato, sia attraverso soluzioni come CarPlay o AndroidAuto, che rendono l'assistente vocale del nostro smartphone disponibile anche sulle nostre supercar del presente.

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