All’interno di un palazzo in cemento e acciaio del 1928 Architecture Office ha progettato a Syracuse, New York, uno spazio di coworking intorno alla nozione di cubicolo. Con 25 postazioni di lavoro e un’area di 300 mq, ShareCuse è percorso da cubicoli neri semitrasparenti e autoportanti che definiscono una serie di lounge con sette uffici, una sala conferenze e una nicchia per le telefonate. La disposizione di queste strutture geometriche punta a “promuovere ambienti di lavoro condivisi e privati insieme”, afferma Nicole McIntosh, co-presidente dello studio. I cubicoli hanno delle aperture di dimensioni uguali ma posizioni diverse per dare varietà e movimento allo spazio. Nella ricerca iconografica, ispirata ai film di Jacques Tati e alla fotografia di Robert Irwin, gli architetti hanno puntato su un senso di connessione visiva: “Il cubicolo tradizionale e la sua mezza parete favoriscono uno spazio di lavoro semi-privato, ma ti disconnettono visivamente dal resto dell'ufficio.  Abbiamo trovato interessanti le proprietà visive della tela semitrasparente come un muro semi-privato che appare in modo diverso in base ai punti di vista. Tra tavoli minimali Hay, lampade a sospensione Muuto, cemento a vista, pareti bianche e cubicoli, gli unici accenti di colore sono le sedie di velluto rosa, grigio e blu dalle gambe in ottone, per riposare lo sguardo e focalizzare la mente.