“La maggior parte dei miei lavori sono ispirati a elementi architettonici”, afferma Linde Freya Tangelder, la designer dietro Destroyers/Builders, il giovane studio belga appassionato di texture grezze e le realizzazioni scultoree. Passione che Tangelder condivide con BRUT, il collettivo conosciuto per la medesima ricerca estetica, che ha co-fondato nel 2018. Dalla sedia Bolder, definita dai piedi che assomigliano a grosse colonne troncate, alla libreria freestanding in ottone High Section che, se vista da una determinata angolazione, ricorda la Dom-Ino House di Le Corbusier, il repertorio di Tangelder offre rivisitazioni seducenti degli archetipi del mondo architettonico.
Per affermare ancor di più l’estetica che cerca di far emergere, la designer ha collaborato con il fotografo belga Jeroen Verrecht, noto per le immagini architettoniche intrise di luce naturale soffusa. Verrecht, i cui ultimi lavori includono un ritratto dell'Abbazia di Vaals (Paesi Bassi), la rappresentazione degli interni del nuovo spazio di co-coworking di Fostbury & Sons a Bruxelles (Belgio), nonché un reportage dell'Indian Institute of Management di Louis Kahn ad Ahmedabad (India), ha fotografato i progetti di Tangelder a Le Lorrain, un loft industriale ristrutturato di recente dagli architetti belgi noArchitecten.
“Posizionando gli oggetti in questo loft dall’atmosfera cruda”, spiega Tangelder, “ho voluto creare un dialogo tra i pezzi e il luogo, mettendo in luce la diversità dei materiali che definiscono la collezione – alluminio, lana, ottone, corno dipinto, truciolato sbiancato – e i materiali del luogo: pavimento piastrellato rossastro, soffitto e travi in cemento e tende in feltro. Questi materiali e colori creano un mix interessante ed eclettico di elementi al contempo caldi e brutalisti”.
Presentando la sua nuova collezione – che è stata già ampiamente pubblicata in occasione dell’ultimo Fuorisalone, quando è stata esposta nell'installazione di BRUT nel quartiere Isola – attraverso questa serie di foto, Tangelder cerca di dare forma a prospettive e connessioni concettuali inedite che le permettono di affermare la sua identità al di fuori del collettivo con cui lavora e che ci ricordano quanto sia importante per i giovani designer trovare modi innovativi e stimolanti per raccontare i loro progetti sia alla stampa che al pubblico.