Design Parade 2018

Alla Villa Noailles di Hyères e a Tolone, doppio appuntamento con il design e l’architettura di interni. Tra talenti emergenti e mentori del calibro di Philippe Malouin e Pierre Yovanovitch.

Pierre Yovanovitch alla Design Parade

Tredicesima edizione per la Design Parade di Hyères, in Costa Azzurra: un manipolo di appassionati, stretti attorno alla figura carismatica di Jean-Pierre Blanc, ha saputo trasformare l’architettura modernista della Villa Noailles in una piattaforma di ricerca, sperimentazione e confronto per i design. Tre anni fa, nella vicina Tolone, il festival è raddoppiato, dando il via a una manifestazione parallela dedicata all’architettura di interni. Fulcro di entrambi i programmi sono i concorsi, che presentano 10 finalisti selezionati dalle giurie tra le centinaia di progetti ricevuti da tutto il mondo.

La giuria internazionale della Design Parade di Hyères (capitanata da Philippe Malouin e composta da membri come Felix Burrichter, Maria Cristina Didero, Erwan Bouroullec, Marianne Goebl, Matylda Krzykowski), ha premiato Uva, della portoghese Sara de Campos, che ha lavorato sulle difficoltà della viticoltura: una gerla ergonomica, composta di diversi elementi di facile utilizzo, per migliorare le condizioni dei contadini. Secondo posto per una ricerca del tutto diversa, che presenta i risultati di un’indagine sui materiali e le persone che li lavorano sviluppata da Alex Sizemore & Hank Beyer nell’arco di un anno, in diversi stati d’America. Le componenti di un computer – schermo, tastiera e mouse, emblematiche della produzione di massa – sono state riprodotte in ghiaccio, carbone, lardo, argilla, eccetera. Le tradizioni, l’esperienza e le emozioni coinvolte sono state raccontate in un libro, che spinge a interrogarsi se le materie buone per l’industria lo siano anche per le persone. I designer raccontano di avere presentato il progetto ad alcune aziende di elettronica: un forte stimolo per nuove riflessioni nel settore.

In parallelo, numerose esposizioni e presentazioni animano la Design Parade. L’artigiano locale François Passolunghi, tra gli ultimi al mondo a vantare questa competenza, ha raccontato i segreti del rattan con un workshop, una mostra e una conversazione tenuta con la giornalista esperta di design Anne-France Berthelon. A dimostrazione di come questo festival si occupi dei dettagli con dedizione, il progettista emergente Joachim Jirou-Najou ha realizzato un allestimento evocativo per l’esposizione dedicata al lavoro di Passolunghi, giocato sulle ombre che gli arredi in rattan, tradizionalmente da esterni, proiettano al sole del Mediterraneo. Da segnalare anche la ricerca dedicata alle fontane di Arthur Hoffner, che ha vinto nel 2016 il premio del pubblico. Decine di maquette in scale diverse, alcune realizzate con la Manufacture de Sèvres, trasformano la percezione di questo oggetto peculiare attraverso l’utilizzo di colori, materiali e oggetti insoliti come spugne, imbuti, tubi idraulici. Delle due grandi, magnifiche fontane sviluppate da Hoffner insieme alla Carwan Gallery, una è stata installata in maniera permanente nel giardino della villa.

Sempre alla Villa Noailles, la personale dedicata al presidente della giuria Philippe Malouin presenta i primi 10 anni del suo studio. Ed è sorprendente scoprire un lavoro tanto intelligente quanto coerente, sviluppato in un arco di tempo relativamente breve. Come dice Maria Cristina Didero nel testo critico che accompagna la mostra: “che i progetti parlino forte oppure sottovoce, percepiamo la forza di una prospettiva intensa unita a una solida metodologia, raggiunta da chi non solo ha un'idea chiara in mente, ma è anche lucido su come un oggetto dovrebbe essere percepito”. Per l’occasione il designer anglo-canadese ha sviluppato un progetto speciale ispirato alla Villa Noailles stessa. Ne daremo un resoconto approfondito sulle pagine di Domusweb prossimamente. 

Poco lontano, le location della Design Parade di Tolone tendono a cambiare a ogni edizione per consentire al pubblico di scoprire luoghi poco noti o addirittura abbandonati di questa suggestiva cittadina di mare, in piena rinascita. Sede principale quest’anno è l'Ancien Évêché, palazzo le cui origini risalgono al V secolo. Attorno al cortile interno, si sviluppano progetti come “Le jardin d'hiver” di Pierre Marie, ispirato a un viaggio in Sri Lanka, “Le salon du collectionneur” di Alexandre Benjamin Navet, l’affresco di Matthieu Cossé e la personale dedicata al presidente della giuria, Pierre Yovanovitch, che ha immaginato l’abitazione di Mlle Oops come in una piece teatrale, i cui protagonisti sono arredi, decori e opere d’arte suddivise nelle varie stanze.

Il concorso, dedicato a interni capaci di rievocare il sapore tipico delle coste del Mediterraneo, ha visto due vincitori ex-aequo: “Grotto”, di Kim Haddou & Florent Dufourcq, è una stanza da lettura dai colori chiari schermati da una grande tenda, il cui elemento principale è la libreria che scava nicchie in tutta la parete dove riporre libri e oggetti, mentre “The Corniche's secret”, di Antoine Chauvin, rievoca gli orizzonti marini con pochi semplici elementi, tra cui un grande divano modulabile blu che si confonde con il pavimento in tinta.

In apertura: la sala da pranzo di Pierre Yovanovitch alla Design Parade di Tolone. Foto di Lothaire Hucki © villa Noailles, 2018

Titolo:
Design Parade 2018
Date di apertura:
3 luglio – 27 settembre 2018
Luogo:
Varie location a Hyères e Tolone, Francia

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