The Stranger Within

Le posizioni ambivalenti della società verso ciò che è “straniero” o “strano” sono i temi che Studio Formafantasma ha scelto per la presentazione del proprio lavoro al MAK di Vienna.

Le posizioni ambivalenti della società verso ciò che è “straniero” o “strano” sono i temi che Studio Formafantasma (Simone Farresin e Andrea Trimarchi) ha scelto per la presentazione del loro laovoro “The Stranger Within”, al centro del MAK Design Salon #02.
Per la seconda volta, questa serie di mostre del MAK aprirà l'atmosfera Impero e Biedermeier della filiale del MAK Geymüllerschlössel, agli statement del design contemporaneo. Aprendo un dialogo con l'eredità storica della casa signorile, “The Stranger Within” presenta sette interventi che hanno a che fare con il fenomeno della nostalgia per luoghi lontani, ma anche con l'intimità degli arredi di epoca Biedermeier o con la familiarità palpabile nelle sale della Geymüllerschlössel.
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Expositur Mak Branch Geymüllerschlössel
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Geymüllerschlössel. Photo © MAK / Katrin Wißkirchenasma
La serie sperimentale di oggetti di Formafantasma sembra reagire in modo sottile al fascino per l'esotico che si riflette nell'architettura della Geymüllerschlössel. Citazioni stilistiche indiane e arabe, nel decoro della facciata e all'interno della villa, raccontano la predilezione di quel periodo per le culture d'Oriente. “In un mondo globalizzato, dove il concetto di 'esotico' sta perdendo il suo significato, invitiamo il pubblico a dare un'occhiata più da vicino e, in cerca dell'ispirazione per il design del presente e del futuro, a rivolgere i loro sguardi, sia all'interno sia verso il passato”, spiegano i designer.
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Expositur Mak Branch Geymüllerschlössel
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Geymüllerschlössel. Photo © MAK / Katrin Wißkirchenasma
Il lavoro centrale The Stranger Within, Nodus Rug (2013) è un tappeto progettato specificamente per il Salone Blu della Geymüllerschlössel in collaborazione con il produttore italiano Nodus. Questo pezzo, derivato dalla tessitura e dalla colorazione degli spazi interni, ricorda una maschera di grandi dimensioni e funziona come una metafora mistica di ciò che è straniero. Collocato nel mezzo del salone, il tappeto si comporta come un totem attorno al quale si distribuiscono gli altri oggetti in mostra nelle diverse stanze della villa. Questo lavoro tessile è stato pensato in riferimento alla famiglia ebraica del produttore tessile Isidor Mautner, proprietario della villa nel periodo 1888-1938, e poi costretto a lasciare il Paese dopo che i nazionalsocialisti salirono al potere. La combinazione di questo tappeto con altir oggetti, ricavati dalla vescica di maiale gonfiata, come il lampadario Bladder Chandelier (2013), evoca associazioni con le tradizione carnascialesche folkloristiche.
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Expositur Mak Branch Geymüllerschlössel
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Geymüllerschlössel. Photo © MAK / Katrin Wißkirchenasma
I meccanismi di potere delle strutture coloniali e dell'attuale politica migratoria vengono affrontati con la serie di oggetti Moulding Tradition (2009). Partendo dalle influenze arabo-africane sulla produzione ceramica europea, Studio Formafantasma fa riferimento agli attuali flussi migratori dall'Africa verso isole come Lampedusa e riflette su temi quali l'identità nazionale e il razzismo. In riferimento alle tradizionali ceramiche siciliane conosciute come teste di moro, Formafantasma ha creato una serie di vasi con ritratti di profughi.
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Expositur Mak Branch Geymüllerschlössel
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Geymüllerschlössel. Photo © MAK / Katrin Wißkirchenasma
I lavori della serie Botanica (2011) e Craftica (2012), che ha subito un ulteriore ampliamento per questa mostra del MAK, ha a che fare con lo sviluppo di materiali innovativi e con la loro applicazione. Al Geymüllerschlössel, queste opere-derivate da materiali di scarto di origine animale o vegetale trovano le loro controparti in un mazzo di fiori artificiali fatto interamente di ali di farfalla datate al 1840 circa. “Così come l'esplorazione della natura nell'era Biedermeier è stata accompagnata dalla rivoluzione industriale, l'era attuale della modernità digitale è accompagnata dalla ricerca di materie prime e tecniche di produzione alternative, nonché da una nuova sensualità insita nei prodotti stessi. Studio Formafantasma si vede come un laboratorio di materiali di una nuova era industriale”, spiega Thomas Geisler, curatore della mostra e della collezione di design del MAK.
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Expositur Mak Branch Geymüllerschlössel
Studio Formafantasma, The Stranger Within, MAK – Geymüllerschlössel. Photo © MAK / Katrin Wißkirchenasma

Il MAK Design Salon presenta anche in anteprima il prototipo del nuovo servizio di bicchieri Alphabet. Sviluppata da Simone Farresin e Andrea Trimarchi in collaborazione con l'azienda vetraria viennese J. & L. Lobmeyr, questa serie entrerà in produzione il prossimo anno come edizione speciale di J. & L. Lobmeyr per celebrare i 150 anni del MAK.

 


Fino al 1 dicembre 2013
MAK Design Salon #02
Studio Formafantasma. The Stranger Within

Contemporary Design Intervention at the MAK Branch Geymüllerschlössel
MAK Branch Geymüllerschlössel
Pötzleinsdorferstraße 102, 1180 Vienna

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