Fino a qualche anno fa, ascoltando un qualunque professionista del mondo letterario, sarebbe risultato impossibile credere che l'editoria avrebbe potuto essere qualcosa di diverso da un'attività basata su penna, carta e inchiostro. Certo, la macchina per scrivere, accompagnata dall'immancabile posacenere e dal picchiettare dei tasti, ha assunto un'immagine romantica, ma di rado un ruolo attivo. Ogni opera rimane in forma di 'manoscritto' fino all'apparire, come per magia, stampata su carta e disponibile nella più vicina libreria, trasformata d'incanto dal quel fascino che è proprio della letteratura.
Questa, naturalmente, è pura fantasia. Da quasi due decenni, dall'avvento del desktop publishing, il processo editoriale è quasi completamente digitale, e assume una forma fisica solo una volta raggiunto l'ultimo stadio: ossia nelle mani del lettore. La maggior parte dei romanzi, senza contare ogni altro tipo di libro, è scritta—battuta—su tastiere elettroniche, memorizzata, trasmessa, editata, formattata, impaginata e distribuita in forma digitale. Persino un'alta percentuale dello stesso processo di stampa è digitalizzata, mentre le complesse tecniche tipografiche cedono il passo alle stampatrici digitali, che permettono tirature più limitate e una produzione più efficiente.
Che ne è allora della lettura, l'ultimo bastione dell'aspetto fisico?
I libri elettronici circolano ormai da tempo, tanto che è possibile scegliersi il proprio mito sulla nascita, per quanto il più convincente rimanga legato al momento in cui Michael S. Hart, studente fresco di registrazione alla University of Illinois, decise di battere la Dichiarazione d'indipendenza americana—del resto, era il 4 luglio 1971—e renderla disponibile al pubblico. Nel far questo, creò il primo e-book; in seguito, fondò Project Gutenberg, la prima biblioteca digitale, e si battè per tutta la vita per aumentare il livello generale d'istruzione.


Non si tratta assolutamente di un negozio di libri, ma di un broker di libri







Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio
Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.