Sedie rotte, copertoni consumati, vecchie celle frigorifere, biciclette scassate e arrugginite: tutto è fonte di ispirazione per questi due "architetti della spazzatura", come loro stessi amano definirsi, che, lavorando al confine tra design, arte e architettura, inventano nuovi prodotti da vecchi materiali. La loro missione consiste nel trovare idee innovative per lo spazio pubblico (e privato) con materiali locali di scarto. Invitati a Durban, in Sudafrica, lo scorso febbraio, da Cascoland organizzazione artistica olandese che suggerisce alle comunità locali spunti per utilizzare lo spazio pubblico, hanno per esempio rivolto la loro attenzione ai bidoni della spazzatura, oggetti dalla vita media molto limitata che, una volta rotti, vengono subito sostituiti. Mantenere la mobilità dell'oggetto e anzi enfatizzarla, aggiungendo nuove funzioni è stata l'idea alla base del loro progetto. Equipaggiato con autoradio, casse e batterie dell'auto il bidone è diventato una stazione mobile per dee jay set (bin band); davanti a una bicicletta si è trasformato in un funzionale mezzo di trasporto per merci (bin bike); infine tagliato e riassemblato ha dato vita a un divertente gioco per i bambini (bin toy) o a una comoda seduta (bin chair). Elena Sommariva
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