“Connection, connection, connection. I dettagli non sono dettagli”. Con questa frase di Charles Eames si apre (e si chiude) il video dedicato a Maddalena De Padova. Ventotto minuti nei quali l’imprenditrice si racconta e, seguendo il filo conduttore del suo lavoro, ricorda la “scoperta” della cultura del design scandinavo negli anni ’50, l’incontro con gli Eames nei ’60, l’amicizia con i progettisti - allora “emergenti” - e “maestri” di oggi: Magistretti, Caccia Dominioni, Gardella, Albini e Castiglioni; l’amore, negli anni Ottanta, per le linee pulite ed essenziali dei mobili Shaker, per arrivare alla creazione delle sue edizioni “è DePadova”. Sullo sfondo, il capoluogo lombardo in veloce e perenne trasformazione: dal boom economico a oggi.

“Quello che mi interessa è raccontare la storia attraverso l’esperienza, la vita e il lavoro delle persone”, spiega l’autrice Didi Gnocchi, giornalista e regista di documentari e ritratti di artisti, designer e architetti. “Ogni storia ha il suo mezzo”, aggiunge, “E, in questo caso, il video è senz’altro stata una scelta indovinata. Maddalena è un fiume in piena, non fa in tempo a finire una frase che ne ha già cominciata un’altra. Una personalità tanto solare non poteva che essere raccontata attraverso un film”.

Il progetto, nato quasi per caso su suggerimento di Vico Magistretti, comprende altri due interventi: dell’architetto milanese e del grafico Pierluigi Cerri, e sarà presentato durante la settimana del Salone del Mobile nello showroom milanese di DePadova in corso Venezia.