Negozio Olivetti a Torino

A 50 anni dalla nascita della Fondazione Adriano Olivetti, Domus sceglie di ripubblicare tra le tante opere che gravitano intorno al mito Olivetti, il negozio di Torino, definito una perfetta "macchina da vendere".

Pubblicato in origine su Domus 92 / agosto 1935

Un negozio a Torino

L'arredamento dei negozi ha un'importanza considerevole nello sviluppo dell'architettura nuova: Le Printemps, la Galleria Tannhauser o La Plaque Tournante sono, forse, più rappresentativi di opere di maggiore impegno.

In un negozio, meglio che in una casa o in un edificio monumentale, l'architetto può impiegare quelle risorse di stile che sono i simboli di un'epoca, e che il pubblico preferisce nelle cose meno solenni e meno impegnate a valori tradizionali. Così, Le Printemps ci documenterà esattamente sul gusto fin de siècle e La Plaque Tournante su quello dei tempi di Cocteau o di Morand.

Illustrando il negozio Olivetti a Torino, non vogliamo soltanto segnalare un'opera di singolare pregio estetico ma anche dare un termine di confronto per quello che bisogna intendere quando si parla di gusto 'moderno'.

Xanti Schawinsky, negozio Olivetti a Torino, foto di Zveteremich
Xanti Schawinsky, negozio Olivetti a Torino, foto di Zveteremich
L'opera è di un decoratore, allievo della Bauhaus: Xanti Schawinsky. Questi ha adunato nel suo lavoro gli elementi più raffinati e significativi del razionalismo europeo: rarissime volte, specie in Italia, si è vista un'opera simile, in cui la purezza del disegno, l'impiego opportuno dei materiali, l'equilibrio delle forme superano il genere stesso del lavoro, per meritare di essere considerati come opera d'arte.

Lo stile del negozio è quello della Sachlichkeit, cioè della più elevata concezione delle forme pure, a cui l'autore ha saputo dare un senso vivissimo della 'realtà magica' come un Breuer o un Lissitzky.

Dettaglio delle pagine Domus 92 / agosto 1935
Dettaglio delle pagine Domus 92 / agosto 1935
I dispositivi escogitati per fare di questo negozio una perfetta 'macchina da vendere' non hanno bisogno di commento: tanto ci paiono opportuni, e aderenti a una viva intuizione psicologica. Noi indichiamo volentieri questo negozio ai nostri lettori: perchè le persone abbiano un'altra prova delle possibilità fantastiche del gusto nuovo, ed i tecnici un esempio della dignità con cui deve essere condotto un lavoro del genere, che richiede lo stile dell'artista e non la pratica volgare del comune decoratore.

In un negozio, meglio che in una casa o in un edificio monumentale, l'architetto può impiegare quelle risorse di stile che sono i simboli di un'epoca, e che il pubblico preferisce nelle cose meno solenni e meno impegnate a valori tradizionali
Xanti Schawinsky, particolare del negozio Olivetti con la vetrina delle macchine, foto di Zveteremich
Xanti Schawinsky, particolare del negozio Olivetti con la vetrina delle macchine, foto di Zveteremich
La Fondazione Adriano Olivetti, nata nel 1962, svolge un'intensa attività di ricerca e promozione culturale e scientifica, con l'intento di preservare le idee rivoluzionarie di Adriano Olivetti.
Dettaglio delle pagine Domus 92 / agosto 1935
Dettaglio delle pagine Domus 92 / agosto 1935

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