Wang Shu: il Museo di Storia di Ningbo

Un'architettura concepita come fosse una montagna artificiale conserva nelle tessiture murali frammenti di storia cinese.

Pubblicato in origine su Domus 922/febbraio 2009
Ningbo Historic Museum

Il Ningbo Museum sorge in un enorme spiazzo vuoto, a Yinzhou, una località di Ningbo che vanta cinquemila anni di storia, ma ha tutto l'aspetto di una città fondata ieri: il complesso è costeggiato da grandi viali a sei corsie praticamente deserti, con marciapiedi punteggiati da alberi esili e spogli, sparuti cespugli e rari riquadri d'erba giallognola. Da lontano, le sagome delle nuove torri residenziali e dei palazzi per uffici, tuttora in costruzione, sembrano suggerire un futuro fiorente, ma al momento l'area è sospesa in una sorta di limbo temporale in cui il passato è ormai alle spalle, il domani ancora lontano.

Il lato nord della piazza è occupato da un grande edificio grigio, sede dell'amministrazione locale. Le sue forme, regolari e spietatamente simmetriche, rimandano al tipico stile dell'architettura burocratica della Cina comunista, proiettando stabilità e forza sia sul piano fisico, sia su quello simbolico: il palazzo ha un aspetto indistruttibile e il semplice fatto che ospiti gli uffici governativi assicura gli operatori immobiliari circa le prospettive dell'area. Il museo – una struttura di 30.000 metri quadri su tre piani, collocata sul margine nord-occidentale della piazza – suscita l'impressione opposta. Avvicinandosi, la forma appare confusa: sembra un parallelepipedo, salvo poi accorgersi che le pareti laterali sono storte e ampie porzioni risultano mancanti. I materiali sono disomogenei e insoliti. La facciata presenta una serie di piccole finestre disposte in modo del tutto arbitrario, che non lasciano intravedere alcunché del suo contenuto.

Nel complesso, si tratta di una struttura sgraziata. Eppure, accanto alla muscolosa robustezza del complesso governativo, comunica una vulnerabilità capace di intenerire: quasi commovente. Avvicinandomi all'ingresso, mi sono chiesto se questo museo non sia segno di una forma di forza del tutto nuova: la capacità di affrontare l'inusuale.
In alto e qui: il prospetto
est del Museo di
Storia di Ningbo, Cina.
Progettato da Amateur
Architecture Studio, si
trova in un’area anonima,
circondato da due
edifici governativi di
grandi dimensioni, una
piazza sterminata e un
centro culturale
In alto e qui: il prospetto est del Museo di Storia di Ningbo, Cina. Progettato da Amateur Architecture Studio, si trova in un’area anonima, circondato da due edifici governativi di grandi dimensioni, una piazza sterminata e un centro culturale
"L'amministrazione di Ningbo non ha paura delle scelte rischiose": così ha esordito Wang Shu, l'architetto che ha firmato il progetto, durante il nostro incontro nel vasto foyer dell'edificio. "Quando ci siamo aggiudicati il concorso, alcune persone erano molto, molto arrabbiate. Mi dicevano: 'Per un distretto nuovo e moderno hai progettato un edificio del tutto antimoderno!'. Ma io sono convinto che ciò non sia corretto". A suo parere, questa critica si basa su una definizione limitante della modernità, tale da implicare una lotta con il passato nella quale al vincitore vanno tutti i diritti. Per Wang, invece, il moderno rappresenta semplicemente una sezione in un vasto catalogo di materiali e tecniche a disposizione dell'architetto. Nell'ora seguente abbiamo esplorato l'edificio, assorbendo senza fretta gli scaloni e i minuscoli cortili del museo e dando un'occhiata alla sua enorme collezione di reperti. Mentre camminavamo, più che un architetto Wang Shu sembrava una guida in una riserva naturale: ha descritto vallate, grotte, laghi e quando alla fine abbiamo raggiunto il punto più alto della struttura – una piattaforma dove l'edificio si divide in cinque frastagliate sezioni – ha detto: "Quando ho disegnato questa parte pensavo alle montagne. Non potevo disegnare nulla per la città perché qui la città non c'è ancora, ma volevo creare qualcosa che avesse vita. Alla fine ho deciso di disegnare una montagna. Del resto fa parte della tradizione cinese".
La “cima della montagna”,
la terrazza, e
l’auditorium. Wang Shu
interpreta il concetto
di ‘montagna’, diversificando
gli accessi
e trattando lo spazio
interno come fosse una
sorta di labirinto
La “cima della montagna”, la terrazza, e l’auditorium. Wang Shu interpreta il concetto di ‘montagna’, diversificando gli accessi e trattando lo spazio interno come fosse una sorta di labirinto
I riferimenti al passato sono una caratteristica comune dei musei di storia cinese. Essi spesso si servono dell'imitazione, come nel caso del Shanghai Museum, che emula la forma di un antico paiolo. Enfatizzando l'ispirazione di origine naturale, Wang Shu sembra allinearsi con questo approccio così frequente quanto superficiale anche se, per fortuna, il Ningbo Museum è collegato alla storia cinese in modo molto più radicato.

Verso la fine della nostra visita, Wang si è fermato davanti a una delle pareti interne del museo. Vaste porzioni del muro sono composte da frammenti di varie misure, forme e materiali e, dopo una breve valutazione, l'architetto ha iniziato a prendere delle note. Ha poi indicato un mattone grigio, largo una ventina di centimetri. "È stato prodotto oltre 400 anni fa, durante la dinastia Ming. Si tratta di una misura standard. Questo invece è della dinastia Qing. C'è gente che ne ha trovati di più vecchi. Il più antico risale alla dinastia Tang, ossia a 1.500 anni fa".
Quando ho disegnato questo museo pensavo alle montagne. Non potevo disegnare nulla per la città perché qui la città non c'è ancora, ma volevo creare qualcosa che avesse vita. Alla fine ho deciso di disegnare una montagna – Wang Shu
Il prospetto sud
del museo. L’edificio
combina due tecnologie
costruttive: il cemento
armato, modellato
superficialmente con
canne di bambù, e le
parti realizzate con la
tecnica <i>wa pan</i> (riuso
di materiali esistenti).
Quest’ultime rivelano nella tessitura
superficiale dei muri
la presenza di tegole
e mattoni riciclati: più
di venti tipi diversi,
recuperati durante le
demolizioni degli antichi
villaggi
Il prospetto sud del museo. L’edificio combina due tecnologie costruttive: il cemento armato, modellato superficialmente con canne di bambù, e le parti realizzate con la tecnica wa pan (riuso di materiali esistenti). Quest’ultime rivelano nella tessitura superficiale dei muri la presenza di tegole e mattoni riciclati: più di venti tipi diversi, recuperati durante le demolizioni degli antichi villaggi
Gran parte dell'esterno del Ningbo Museum si compone di frammenti raccolti in siti di varia natura, sparsi in tutta la regione. I vari pezzi sono stati poi assemblati, utilizzando una tecnica conosciuta col nome di wa pan, un metodo sviluppato dagli agricoltori della zona per far fronte alle devastazioni causate dai cicloni. Si tratta di un processo in grado di riciclare una varietà apparentemente illimitata di frammenti, un sistema perfettamente adatto ai materiali disomogenei con cui Wang ha dovuto lavorare. Sebbene avesse già impiegato questo procedimento nel campus per la China Academy of Arts di Hangzhou, il Ningbo Museum ha offerto la prima opportunità per applicarlo nel suo luogo d'origine. "Solo gli artigiani del luogo sanno come si fa il wa pan", ha sottolineato Wang, "ma se non lo utilizziamo nell'architettura contemporanea credo che presto anche loro lo dimenticheranno. Quando abbiamo cominciato, diversi muratori non si ricordavano bene come procedere, perciò abbiamo dovuto servirci di immagini e riaddestrarli".

Poi, gettando uno sguardo sulle strade vuote e sulla campagna ormai a rischio che circonda il museo, ha aggiunto: "Chiamiamo tutto questo 'zona senza memoria'. In questo enorme distretto ho trovato un solo villaggio intatto e probabilmente l'anno prossimo sarà demolito. Qui la tradizione non esiste più. Ho disegnato questo edificio per provare a ravvivare la memoria". Brendan McGuetrick
Il
blocco è scavato al suo
interno con una serie di
corti a cielo aperto
Il blocco è scavato al suo interno con una serie di corti a cielo aperto
Il cortile
principale del Museo
di Storia di Ningbo, uno
spazio a tutt’altezza
che taglia l’edificio
fino a raggiungere il
terrazzo sulla copertura
Il cortile principale del Museo di Storia di Ningbo, uno spazio a tutt’altezza che taglia l’edificio fino a raggiungere il terrazzo sulla copertura
Il cortile
principale del Museo
di Storia di Ningbo
Il cortile principale del Museo di Storia di Ningbo
Secondo Wang Shu, il
progetto è l’intersezione
di “tre valli percorse
da grandi scalinate
– due all’interno e una
all’esterno”. Anche
le pareti interne, in
cemento, sono state
modellate utilizzando
canne in bambù. L’applicazione
di questa particolare
tecnologia, così
come quella dei muri
in <i>wa pan</i>, ha richiesto
che i muratori fossero
riaddestrati: avevano,
infatti, perso la conoscenza
delle antiche
tecniche. Attualmente,
sono molto richiesti
dal mercato proprio
per questa loro particolare
abilità
Secondo Wang Shu, il progetto è l’intersezione di “tre valli percorse da grandi scalinate – due all’interno e una all’esterno”. Anche le pareti interne, in cemento, sono state modellate utilizzando canne in bambù. L’applicazione di questa particolare tecnologia, così come quella dei muri in wa pan, ha richiesto che i muratori fossero riaddestrati: avevano, infatti, perso la conoscenza delle antiche tecniche. Attualmente, sono molto richiesti dal mercato proprio per questa loro particolare abilità

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