La riconversione di una fabbrica di mattoni si ispira ai giardini cinesi

Lo studio Ronald Lu & Partners ha trasformato un impianto di produzione di abbigliamento a Guilin, in Cina, bilanciando natura, tecnologia e sostenibilità.

Con sede a Hong Kong, lo studio Ronald Lu & Partners si inquadra tra i protagonisti del mercato del design e progettazione architettonica sostenibile. L’azienda – specializzata negli ambiti della pianificazione generale, dell'urbanistica, del design degli interni e dei Tod (Transit-Oriented Development) – ha aggiunto nel proprio portfolio il rinnovamento impianto di produzione di indumenti in passato segnata dall’attività di una fabbrica di mattoni. Situato a Guilin, una città nel nord-est della regione autonoma Zhuang di Guangxi in Cina, il progetto è definito dai progettisti come un “giardino di sviluppo sostenibile”.

Nella progettazione del complesso architettonico, lo studio ha bilanciato la sostenibilità con i principi di un giardino cinese e le pratiche industriali all'avanguardia. Il progetto consiste in un impianto di produzione, una zona espositiva che mostra l’evoluzione tecnologica dell’industria tessile, un’area umida centrale e un giardino botanico dove crescono colture di tintura naturale.

“Oggi applichiamo strategie di sostenibilità sin dalle prime fasi del processo di progettazione. Farlo durante le fasi pre-progetto e concettuali crea risparmi di costo e efficienze prestazionali che continuano per l'intero ciclo di vita degli edifici” ci racconta Bryant Lu di Ronald Lu & Partners. “Utilizzare un processo di progettazione transdisciplinare facilita anche l’integrazione della sostenibilità con il design e consente sinergia e innovazione nel lavoro di progettazione”.

Ronald Lu & Partners, Integral, Guilin, China, 2019. Foto Arch-Exist

Tra il personale ci sono esperti con background multidisciplinari dalla progettazione ambientale, all’ingegneria e alla scienza dei materiali, fino a specialisti nel microclima urbano, nell'ergonomia urbana, nella sostenibilità e nei rischi climatici. “Quando questa prospettiva si aggiunge alla visione dei nostri architetti, consente un approccio trasversale nei nostri progetti e nelle nostre realizzazioni” conclude Bryant Lu.

Per Integral questa collaborazione ha portato a uno studio approfondito dell’involucro edilizio – alla struttura in cemento è stata aggiunta una seconda facciata in bambù – in modo da poter aumentare l’isolamento e ridurre al minimo la perdita di calore. Il lavoro di pianificazione e progettazione di Rlp Asia ha ridotto il volume degli edifici esistenti, conferendo alla fabbrica un valore di trasmissione termica complessiva molto basso attraverso un involucro a doppio strato e un basso rapporto finestra-parete, riducendo significativamente il trasferimento di calore negli spazi interni.

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