BIG trasformerà il porto di Aqaba in un hub decarbonizzato

Lo studio danese sta ripensando in collaborazione con APM Terminals e Maersk il termine portuale per container di Aqaba, Giordania. L’obiettivo principale è la decarbonizzazione attraverso l'uso dell'energia solare e l'ottimizzazione dell’architettura.

Lo studio di architettura danese BIG ha presentato il suo masterplan per la ristrutturazione del terminal portuale container di Aqaba, unico porto della Giordania, per trasformarlo in un centro di aggregazione per la comunità locale. Il sito è considerato uno dei porti più strategici del Paese e un’importante porta d’accesso alla regione del Levante, il piano di 3 chilometri quadrati fonderà diversi approcci strategici su scala regionale, a partire dalla ristrutturazione del terminal, dall'espansione delle funzioni logistiche e dal collegamento con la comunità portuale più ampia e l'ambiente naturale. Affiancato da APM Terminals e Maersk il progetto è previsto per essere completato entro il 2040.

Nato dall’ambizione di ottimizzare e decarbonizzare il porto e la sua logistica, il piano riporta il sito al centro della vita urbana attraverso la crescita sostenibile della città. Per raggiungere l’obiettivo, il piano prevede l’installazione di tettoie solari, che consentono di ridurre le emissioni del porto e di affidarsi a gru, veicoli e stazioni di ricarica completamente elettrificati. “Il quadro di riferimento fonde diversi approcci strategici su scala regionale” spiega lo studio, “partendo dalla ristrutturazione del terminal, espandendosi alle funzioni logistiche nelle immediate vicinanze e, infine, collegandosi alla più ampia comunità portuale e all'ambiente naturale”.

BIG, Aqaba Container Terminal, Aqaba, Jordan. Courtesy BIG. Image Ping-Pong Visualization

Un’altra parte fondamentale del piano regolatore è l’Aqaba’s Logistics Village, un’area che sarà introdotta per offrire alle imprese locali opportunità commerciali nel porto e per contribuire a stimolare l’economia in generale. Il piano regolatore sarà completato da una serie di aree comunitarie e ricreative incentrate sul collegamento tra la comunità portuale e l’ambiente naturale. “Il piano attiva queste zone per svolgere un ruolo cruciale nell'urgente e necessaria trasformazione energetica della nostra società”, ha concluso Bjarke Ingels.

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