Il MIT riusa gli scarti degli alberi come giunti strutturali

Il dipartimento di Digital Structures dell’istituto sta sviluppando un prototipo costruttivo che integra come nodo strutturale le biforcazioni dei rami dell’albero.

Grazie a una tecnica di costruzione sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, le biforcazioni dei rami – solitamente una parte del fusto d’albero dismessa perché difficilmente utilizzabili nelle lavorazioni canoniche – potrebbero essere impiegate come giunti strutturali. Questi nodi a forma di Y sono riutilizzati nei prototipi del team di ricerca come collegamento tra il sistema strutturale orizzontale e quello verticale.

Il primo passo del lavoro del team consiste nel catalogare una selezione di biforcazioni di alberi in una libreria digitale. Queste scansioni catturano la geometria relativa e l’orientamento dei rami, che determinano l’orientamento interno delle fibre di una forca e quindi la sua resistenza.

Foto Felix Amtsberg

La seconda fase consiste nel far corrispondere questi elementi agli effettivi nodi di un determinato progetto architettonico. Ciò si ottiene attraverso algoritmi che valutano la corrispondenza tra la forma di una particolare forcella e un determinato nodo, e quindi regolano la distribuzione complessiva delle forcelle per fare l’uso più efficiente dell’inventario.

Successivamente, i progettisti possono giocare con la forma della struttura, riutilizzando l’algoritmo sulla nuova forma. Una volta finalizzato il progetto, la quarta fase consiste nel tagliare le biforcazioni dell’albero il più possibile per eliminare la corteccia e far sì che il giunto si inserisca nel nodo assegnato, anche questo tramite una procedura automatizzata. Nella fase finale, la struttura viene assemblata manualmente come un gioco a incastri.

Foto Felix Amtsberg

Offrendo un sostituto ai materiali vergini ad alta resistenza ma ad alta intensità di emissioni, come l’acciaio, il sistema potrebbe avere importanti ricadute sull’impatto ambientale del mercato edilizio. Creato dal gruppo di ricerca Digital Structures, l’elemento è già stato utilizzato per installare una struttura dimostrativa nel Campus dell’Università, mentre un padiglione più grande è in fase di realizzazione.

Immagine di apertura: MIT Digital Structures. Foto Felix Amtsberg

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