“Relationship”, la grande mostra di Richard Avedon a Milano

Inaugura a Palazzo Reale l’esposizione con centosei stampe del grande fotografo di moda americano. Un modo per esplorare la sua eredità, sempre sorprendente, e il suo rapporto speciale con New York.

“Dick giocava a scacchi, mentre il mondo giocava a dama” questo era Richard Avedon secondo lo scrittore Adam Gopnik, suo amico per più di vent’anni in quella New York degli anni ’80 e ’90, centro della fotografia, della moda e di un certo modo di produrre cultura tra strada e élite. Le modelle si umanizzavano, le persone si esaltavano, periodo irripetibile.

Milano rende omaggio a Richard Avedon con l’esposizione “Richard Avedon: Relationship”, a Palazzo Reale dal 22 settembre 2022 al 29 gennaio 2023, che si annuncia come la mostra dell’autunno, a cura di Rebecca Senf, promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Skira Editore, in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation.

È stato scritto che è difficile trovare qualcosa di nuovo in Richard Avedon: ma Avedon ha fotografato così tanto, e in contesti così diversi (dallo studio di Manhattan sulla First Avenue all’America profonda del Kansas con Truman Capote), che tra le pieghe del suo archivio c’è sempre qualcosa in grado di sorprendere, di interessare, di aprire un nuovo scorcio in quel mondo che ha costruito con il fondale bianco. Avedon ha fotografato anche il tempo in movimento, paradosso per un fotografo, tornando a fotografare i suoi soggetti – amici a distanza di anni, per raccontare ciò che era stata la loro vita in quell’intervallo invisibile. Un giocatore di scacchi, appunto.

© The Richard Avedon Foundation. Richard Avedon, Autoritratto, Provo, Utah, 20 agosto, 1980

Una sezione della mostra è dedicata alla collaborazione del fotografo con Gianni Versace, i due hanno lavorato insieme a partire dalla prima sfilata dello stilista nel 1980, fino al 1998 con la prima collezione firmata da Donatella Versace. Il sodalizio tra designer e fotografo racconta molto del sistema-moda degli anni ‘80. Ma non c’erano solo loro in questa stanza dei bottoni su cui è cresciuto il mercato della moda, un ruolo lo hanno avuto gli art director delle riviste e Richard Avedon questo lo ha capito. “Lui allievo di Alexey Brodovitch ai tempi del suo incarico presso l’edizione americana di Harper’s Bazaar ha capito che un fotografo che lavora nella moda deve relazionarsi con l’arti director e il fashion director” scrive la curatrice della mostra, Rebecca Senf “Avedon è un autore, riconosciuto come tale, capace però di comprendere il valore del confronto con quelle che sono le figure chiave nella costruzione della fotografia di moda e capace così, nel confronto, di evocare un immaginario, un’atmosfera, una storia”.

Avedonia, la chiamava ancora Gopnik nei suoi testi dedicati all’amico fotografo, quel mondo di perfezione e umanità, di volti che escono fuori dalla purezza dei fondali bianchi dove si annulla ogni possibilità di distrazione.

© The Richard Avedon Foundation. Richard Avedon, Dovima con gli elefanti, abito da sera di Dior, Cirque d’Hiver, Parigi, agosto 1955

È così che nascono le 106 stampe di queste “relationship” tra il fotografo e il soggetto, ma anche tra Richard Avedon e l’America del suo tempo. Ci sono il pittore Jasper Johns, fotografato nel 1965 e poi nel 1976, la scrittrice Carson McCullers, il politico George Wallace, il poeta Allen Ginsberg fotografato nel 1963 e poi nel 1970. E naturalmente Truman Capote, i due avevano viaggiato insieme nelle campagne del Kansas, per il lungo reportage che poi diventerà il libro “A sangue freddo”. E ci sono la moda e le modelle con le immagini più iconiche, tra cui la “Dovima con gli elefanti” fotografata per Dior al Cirque d’Hiver di Parigi nel 1955.

Richard Avedon fotografava con un grande formato e utilizzava il telecomando, in modo da alzare lo sguardo dal mirino e poter dialogare con i suoi soggetti. È anche così che nasce il senso di intimità di queste immagini. Quel sempre conosciuto, quella stessa intimità che, in modo tutt’altro che contraddittorio rispetto alla grandezza della città, ci trasmettono ogni volta New York e la sua storia.

Mostra:
“Richard Avedon: Relationship”
Luogo:
Palazzo Reale, Milano
A cura di:
Rebecca Senf
Apertura:
22 settembre 2022 – 29 gennaio 2023

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