Alla Galería BAT Alberto Cornejo espone l’artista madrileno Rubén Martín de Lucas con la mostra dal titolo “El Jardín de Fukuoka”. Il nuovo lavoro del fondatore del collettivo di arte urbana Boa Mistura si ispira al libro del filosofo-contadino giapponese Masanobu Fukuoka, “La rivoluzione del libro di paglia”. Fukuoka era per il metodo dell’ “agricoltura naturale”, un metodo basato sul “non fare” e il “wu wei” taoista: non forzare niente e non intervenire. Un luogo in cui gli esseri umani sono una parte integrata della natura e non differenziata come spesso vediamo. Scrive l’artista: “Una delle idee più interessanti di Fukuoka era il parallelismo con la società di oggi, in cui vogliamo continuamente avere tutto sotto controllo: le città, il campi, le fattorie… il risultato è un mondo snaturato”. Proprio questo libro, secondo l’artista, rivoluziona la prospettiva tra natura e uomo: “Noi non possediamo il pianeta, è il pianeta che ci possiede.” È un cambio di prospettiva, una rivoluzione copernicana che l’artista dipinge nelle sue tele. 

L’esposizione si divide in due serie, molto diverse e per certi versi opposte. Les Monocultivos “dipinti contenuti e sistematici, proprio come un haiku, in toni grigi e monocromi. Sono delle armonie sottili che non entrano in contrasto con le la freddezza dei lavori. Un’allegoria che lavora per l’estetica e concettualmente” scrive il giornalista Alejandro Basteiro nella presentazione. Nella seconda serie invece “El jardin de Fukuoka” si materializzano le vie che in cui il filosofo ha ispirato l’artista, attraverso l’aggiunta di una composizione organica più caotica e colorata, in cui macchie e grafismo prendono il posto al margine della tela.