In un tranquillo quartiere residenziale, l’edificio di recente costruzione progettato dallo studio Park + Associates (P+A) in collaborazione con CES_InnovFab segna un cambio di passo nelle pratiche costruttive di Singapore. Qr3d – il nome in codice del progetto – ospita l’abitazione del fondatore e direttore dello stesso studio ed è la prima residenza multipiano stampata in 3D della città-stato: per quanto a Singapore l’impiego di stampa 3D non sia una novità, l’intervento è pionieristico perché espande questa tecnologia dalla scala dell’arredo e del design a quella architettonica.
L’opera si pone a dimostrazione di come la stampa 3D possa rimodellare le città combinando la sperimentazione tecnologica l'attenzione alla qualità esperienziale dell'abitare. "Sebbene fossimo entusiasti della novità della stampa 3D, il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare una casa di famiglia che fosse rilevante e rispettata anche nei decenni a venire", afferma Lim Koon Park, fondatore e direttore di Park + Associates. "Non volevamo che la tecnologia offuscasse l'essenza della casa".
La casa è composta per oltre il 90% da elementi stampati in 3D, realizzati sia in loco sia off-site e ottenuti da una miscela di cemento risultato di un processo di ricerca dedicato. All’esterno, il volume rigoroso in cemento striato, dalla forte consistenza tattile, lasciato al grezzo, è interrotto da finestre a nastro che attraversano la facciata. All’interno, l’alternanza di superfici con finiture ruvide e levigate – in cemento e legno – e di toni neutri e accese note cromatiche, alimenta la varietà figurativa degli spazi, punteggiati da arredi in materiali caldi e naturali (cuoio e legno) e dal sapore vagamente vintage (un ossimoro, in un’opera così tecnologicamente innovativa).
Il nucleo della composizione è un solenne vuoto conico, che attraversa verticalmente il volume a tutta altezza irradiando di luce zenitale la sala da pranzo al piano terra e gli ambienti circostanti: giochi chiaroscurali drammatici arrivano così fino in profondità dentro l’abitazione e modellano la percezione dello spazio in modo variabile a seconda delle ore della giornata. In aggiunta alle ragioni figurative ed emozionali, il vuoto centrale funge anche da sistema di raffreddamento passivo, convogliando l'aria calda verso l'alto ed espellendola all'esterno.
Qr3d punta a ridefinire anche la logica del processo costruttivo in termini di sostenibilità ed efficienza: la stampa 3D riduce la complessità del cantiere, l’impiego di manodopera e gli scarti, riconducendo ad un processo fluido anche gesti architettonici complessi.
