Busua, un piccolo villaggio sulla costa occidentale del Ghana, è una “Mecca” per i surfisti che qui si raccolgono da tutto il paese per cercare di dominare la grande onda. Lungo la sconfinata spiaggia sabbiosa, tra la vegetazione rigogliosa e il tessuto di minute costruzioni, gli architetti Glenn DeRoché e Juergen Strohmayer hanno ristrutturato l’edificio con una sola stanza che ospita Surf Ghana (un’organizzazione che promuove l’empowerment giovanile attraverso lo sport) e che costituisce il punto di ritrovo principale per i giovani nella zona.
L’intervento, a budget rigorosamente contenuto, ha conservato l’impianto planivolumetrico dell’edificio esistente, di cui l’unico elemento demolito è stata la copertura a doppia falda ammalorata, sostituita con un nuovo tetto piano in cemento praticabile, in modo da raddoppiare la superficie calpestabile dell’edificio.
Al piano terra l’ambiente unico è stato rimodellato e ogni singolo centimetro sfruttato per ospitare diversi locali: una sala comune che funge da aula o da dormitorio per i surfisti in visita durante l’alta stagione, un bagno, un ambiente per il lavaggio e il deposito delle attrezzature. Una scala a pedata alterna conduce alla terrazza in copertura, dove masse cilindriche che sporgono dal solaio diventano supporti per le amache su cui ci si prende una pausa dal vento e dalle onde.
Vincitore dell’Holcim Awards 2023 Gold prize, il progetto ha adottato accorgimenti semplici ma efficienti per garantire la sostenibilità ambientale e il benessere microclimatico, grazie all’impiego di materiali locali accuratamente selezionati e a tecniche di progettazione passiva.
Per le opere murarie e il consolidamento delle strutture esistenti è stata utilizzata una laterite facilmente reperibile localmente che ha consentito la realizzazione di un impasto in cemento resistente alla salsedine ma a basso contenuto di carbonio. Le casseforme di importazione sono state sostituite con rafia locale, materiale ampiamente diffuso nei villaggi della regione.
Il tetto leggermente rialzato rispetto alle pareti esistenti e le ampie aperture scorrevoli situate sulle testate opposte del fabbricato favoriscono i flussi di ventilazione incrociata mentre il generoso sporto della copertura e la gelosia sul retro consentono l’ombreggiamento.
L’opera è frutto di un processo partecipato con la comunità, coinvolta attivamente nella fase di co-progettazione e realizzazione: un’architettura minima ma dall’alto potenziale di impatto sociale, funzionale alla costruzione di una comunità coesa e competente, raccolta intorno ad uno spazio catalizzatore di vita e di relazione.
- Ingegneria strutturale:
- Richard Ofori Addo
- Contraente principale:
- ALConstructs
- Committente:
- Surf Ghana