Una villa giapponese a Parigi, tra Kenzo e Kengo Kuma

Alle porte del Marais, la residenza che lo stilista Kenzo Takada si era fatto costruire nel 1988, successivamente ristrutturata da Kengo Kuma, è oggi in vendita. Un’occasione per ritornare sulla ricerca di una sintesi tra Oriente ed Occidente incarnata dal progetto.

Alle spalle della Place de la Bastille, nascosta all’interno di un isolato dell’XIème arrondissement parigino, sorge la residenza che il grande couturier giapponese Kenzo Takada, fondatore dell’eponimo marchio Kenzo, ha fatto realizzare tra il 1988 e il 1993. Rivestito in legno di cedro e avviluppato da terrazze e spazi verdi, l’edificio di circa 1280 metri quadri distribuiti su quattro piani, messo recentemente in vendita presso Christie’s International Real Estate, è stato ristrutturato nel 2017 da Kengo Kuma.

Immaginata come uno spazio intimistico dove ritirarsi dalla frenesia del lavoro, la villa esprime nella visione di Kenzo l’incontro tra il senso dell’abitare di Oriente e Occidente. Venduta nel 2009, la proprietà passa di mano fino ad incontrare otto anni più tardi la rivisitazione di Kuma. Un intervento, quello dell’architetto giapponese, che non desidera sovvertire, ma al contrario raffinare lo spirito del luogo attraverso interventi puntuali. All’esterno, la facciata viene ricoperta di scandole di cedro, teak e argilla, che le conferiscono un ulteriore strato di calore e preziosità. All’interno, la coesistenza tra le due culture si traduce in una scelta ragionata dei materiali, come la quercia e il bambù, e nel ridisegno della pianta, che fluidifica il passaggio tra gli ambienti e la distribuzione della luce.

Eppure, questo equilibrio tra Europa e Asia non si esprime solo come una sintesi, ma anche attraverso la giustapposizione tra eredità culturali, come ricorda la presenza di un padiglione tradizionale con tatami e porte shoji in un’ala della casa. Accessibile da una lunga passarella-tunnel, lo spazio per la cerimonia del tè si affaccia direttamente sul giardino e sul suo stagno popolato da carpe nishiki. La vecchia piscina, sogno esotico di Kenzo nel clima rigido di Parigi, viene sostituita da Kuma con un engawa, una veranda giapponese. Intorno, ciliegi e aceri, bambù, ginepri, licheni, muschi, rocce e cascate richiamano la serenità zen del paesaggio giapponese, scacciando oltre le mura domestiche il brulichio della Ville lumière.

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