Los Angeles è per tutti la soleggiata e caotica metropoli statunitense: quella di cui il critico Reyner Banham ha descritto le spiagge, le pianure, le colline e le freeways. Nodale nel celeberrimo libro Los Angeles. L’architettura di quattro ecologie è il concetto, appunto, di “ecologia”, intesa non come semplice “protezione” dell’ambiente, ma come prodotto dell’integrazione tra “geografia, clima, economia, demografia, tecnica e cultura”.

Molte meno persone conoscono invece un’altra Los Angeles, che si trova ai margini del villaggio di Günsterode, vicino a Kassel, in Germania. Si tratta di un giardino di sculture abitabili dall’estensione di 3.000 mq, nato dalla volontà dell’artista Jonas von Ostrowski con l’intenzione di esplorare il potenziale di un ambiente rurale in relazione al contesto urbano.

Seguendo la definizione di Banham, il progetto artistico Los Angeles è una vera e propria (micro)ecologia: un luogo dove artisti e amanti dell’arte possono abitare, lavorare e comunicare tra loro e con il pubblico. Los Angeles ospita residenze di artisti, mostre, workshop e altri eventi culturali.

Prima scultura abitabile realizzata in questa area è la House With Clear Shapes And A Complex Entrance (casa con forme chiare e un ingresso complesso), un’abitazione per tre persone formata volumetricamente dalla sovrapposizione di due volumi elementari, un triangolo e un quadrato. L’intersezione delle geometre genera quattro funzioni elementari – ingresso, passaggio, scala e living – che si differenziano tra loro per la selezione del materiale, del colore e dalla tipologia di illuminazione.

La casa non presenta ulteriori divisioni oltre a quelle derivate dalla sovrapposizione dei due volumi. La forma dell’esterno si traduce nell’interno e viceversa. Tutti gli arredi sono pensati e costruiti da Jonas von Ostrowski come unità indipendenti, oggetti scultorei capaci di definire lo spazio.