Il concorso che premia le architetture più brutte della Cina

La gara, indetta dal 2010 dal sito cinese di architettura Archcy.com, ha l’obiettivo di promuovere una miglior progettazione dei nuovi edifici costruiti nella Repubblica Popolare.

Anche quest’anno sono iniziate le votazioni che a dicembre porteranno alla lista delle dieci architetture più brutte della Cina. In gara ci sono ben 87 progetti, tutti a dir poco bizzarri: a partire da un hotel che ha le sembianze di un’enorme matrioska fino a una chiesa a forma di violino. Dopo gli ultimi quarant’anni di rapida urbanizzazione, in Cina, molti progetti ambizioni hanno finito per rivelarsi assurdità e obbrobri. Molti di essi sono stati denunciati dagli stessi cittadini: tra cui il quartier generale della Televisione Centrale Cinese a Pechino – simile a un paio di “braghe giganti” – e sempre nelle vicinanze, nella provincia di Hebei, un edificio per metà Campidoglio americano e per metà Tempio del Cielo. 

Bacio volante di Chongqing Wulong, nel 2020 al terzo posto della classifica degli edifici più brutti della Cina. Courtesy Archcy.com

Archcy.com ha dichiarato che l’ambizione del concorso è di “innescare una discussione rispetto alla bellezza e alla bruttezza dell’architettura e promuovere la responsabilità sociale degli architetti”. La lista, infatti, ha attirato l’attenzione sulla cattiva architettura e ha indotto una risposta governativa: in aprile di quest’anno in Cina è stata istituita una moratoria contro la “brutta architettura”. Vedremo quali saranno i suoi effetti sulla progettazione.

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