Il Denver Art Museum di Gio Ponti è stato ampliato e rinnovato

Riapre l’iconico museo: il nuovo ampliamento aprirà un dialogo tra la visionaria struttura originale e l’intervento precedente di Libeskind.

Dopo essere stato a lungo parzialmente chiuso al pubblico, il Denver Art Museum, progettato da Gio Ponti riaprirà il 24 ottobre di quest’anno. I miglioramenti del rinnovamento – eseguito dagli studi statunitensi Machado Silvetti Architects, di base a Boston, e Fentress Architects, di Denver – includono un nuovo atrio circolare, gli spazi esterni e la riprogettazione delle gallerie espositive, oltre a ulteriori spazi per eventi, ristorazione e formazione.

L’iconico museo è stato uno dei primi a svilupparsi in verticale ed è l’unico progetto che Ponti portò a compimento in Nord America. Inaugurato nel 1971, nel centro di Denver, si sviluppa come una torre asimmetrica di sette piani e ventiquattro facce rivestita di piastrelle scintillanti, che all’apparenza ricorda le forme di un castello.

Oltre a questo edificio, però, mentre concepivano la ristrutturazione gli architetti hanno dovuto tenere in considerazione anche un’altra struttura. Nel 2006, infatti, era già stato aggiunto al museo un ampliamento: un corpo di fabbrica puntuto e totalmente sconnesso dall’altro, disegnato da Daniel Libeskind.

Gli architetti hanno quindi deciso di progettare un struttura in grado di dialogare sia con il vibrante linguaggio visivo di Ponti che con le spine massive di Libeskind e in grado di riconnettere al tempo stesso le varie funzioni del museo.

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