A Logroño, capoluogo spagnolo della comunità autonoma di La Rioja, è da poco terminata la settimana edizione di Concéntrico – Festival Internazionale di Architettura e Design, evento dedicato all’ambiente urbano e al vivere in città. Attraverso installazioni, incontri, attività e esposizioni, l’evento invita i cittadini e i visitatori a esplorare la città attraverso nuove lenti, stimolando dialoghi sullo spazio pubblico e i luoghi di convivenza.

Alle oltre settanta istallazioni riunite nelle cinque edizioni dell’evento, si aggiungono i diciotto interventi realizzati quest’anno guidate dal direttore e curatore Javier Peña Ibáñez e proposte da team di architetti e designer internazionali tra cui figurano: Lanza Atelier, Laurent Martin, Matteo Ghidoni – Enrico Dusi, VAPAA Collective, Radu Abraham, Paradigma Ariadné, Herrmann & Coufal, SpY, Aleksandra Wasilkowska, Palma + Hanghar, 44 flavours, hori-zonte.

Con un programma arricchito da incontri e conversazioni – grazie all’intervento di istituzioni come la Fondazione Bauhaus Dessau, la Triennale di Lisbona, Storefront for Art and Architecture e Mextrópoli – quest’anno espande il focus abituale, il centro storico di Logroño, ampliando il raggio d’azione con aree che permettono la stimolazione di nuovi approcci all’ambiente urbano. L’obiettivo posto dall’evento è stato, infatti, quello di intervenire su luoghi simbolo della comunità locale, reinterpretandoli e inventando nuovi luoghi, e con essi una nuova idea di città. Figurano ad esemprio la realizzazione di una cupola nera stazione intermodale della città (SpY), o la tensostruttura installata nella Plaza del Mercado di fronte alla Cattedrale di Santa Maria de La Redonda (Matteo Ghidoni – Enrico Dusi).

Le istallazioni che hanno animato la città sono luoghi “selezionati per il loro alto valore paesaggistico ed ecologico”, spiegano gli organizzatori. Ecologia e design sono fattori chiave nel dibattito di quest’anno, mentre la progettazione dei padiglioni è stata orientata da principi come il riutilizzo e il riciclaggio, usando come materiale principale pannelli di legno prodotti da Garnica, un prodotto rinnovabile, riciclabile, riutilizzabile e biodegradabile.