Le vacanze sono un momento dell’anno in cui il ritmo della vita e lo scorrere del tempo si fanno più lenti. A Igol House lo studio olandese Ilinx esplora diverse azioni architettoniche che sembrano materializzare questa sospensione e rincorrere la lentezza.

Il lotto è situato su un pendio terrazzato a Igol, un villaggio in prossimità di Teheran dove, nel corso degli anni, i numerosi scavi provocati da costruzioni non pianificate hanno distrutto il paesaggio montuoso e selvaggio della zona. Quando i proprietari hanno acquistato il terreno, esso consisteva di nove ripidi terrazzamenti. Gli architetti hanno quindi scelto di evitare ulteriori scavi, aggiungendo materia piuttosto che rimuoverla.

La casa viene collocata su due dei terrazzamenti superiori, ponendosi quale soglia, che divide e collega i giardini terrazzati a monte da quelli a valle.

L'auto viene lasciata al livello strada sotto il primo terrazzamento. Per accedere agli interni ci si muove lentamente tra i giardini stratificati e le scale leggere che cambiano la loro direzione in modo imprevedibile o attraverso un ascensore inclinato esterno che corre lungo i giardini. L'esperienza di viaggiare su questo ascensore è una celebrazione della pendenza e dell'obliquità.

Come un funambolo, in bilico tra tre diverse direzioni, Igol House sembra così rimanere sospesa e fluttuare, mantenendo sempre i suoi abitanti in relazione diretta con il paesaggio di montagna che la circonda attraverso le sue aperture ad arco, la terrazza panoramica in copertura e i giardini stratificati.

Il giardino, per secoli immaginato e re-immaginato in molteplici forme nell'architettura, nella poesia, nella miniatura e nel tappeto iraniano, acquisisce un ruolo fondamentale anche in questo progetto, in alcuni casi attivando il movimento, in altri invitando alla permanenza.

Ed è così che a livello della cucina il giardino è un orto con alberi da frutto, mentre più in basso accoglie le piante aromatiche. Talvolta è una piscina dove rilassarsi, su un altro livello è una vasca da cui ascoltare lo scorrere dell'acqua. Diventa anche luogo di incontri o  spazio intimo per il silenzio e il riposo.