Il gambero di fiume alla griglia è il piatto più famoso di Ayutthaya. E del suo arancione intenso si tinge quest’architettura che ospita un ristorante con 160 posti e un hotel di 8 camere. Una famiglia del luogo, già proprietaria di un ristorante, ha chiesto allo studio di Bangkok Onion di progettare nuove camere per la famiglia e per gli ospiti di un hotel con il sapore di “baan baan”, la casa vernacolare thailandese.

Il complesso è adagiato nei pressi della fortezza di Pom Phet in un luogo di pacificante bellezza dove s’incontrano i fiumi Pa Sak e Chao Phraya. L’intervento riguarda due edifici separati collegati da un'impalcatura in legno di recupero. Viste privilegiate sul paesaggio si aprono dagli ambienti e dagli spazi aperti (piscina sopraelevata, terrazza sul lungo fiume, giardino con l’ albero di Bodhi).

Dai materiali costruttivi, alla tavolozza dei colori, agli elementi di design, ogni particolare ha un forte legame con il genius loci. I mattoni sono realizzati localmente a mano: la cottura in forni a legna a controllo manuale consente ai laterizi di acquisire textures variegate. I colori degli ambienti rimandano ai piaceri del gusto: l’arancione del ristorante ricorda il colore dei gamberoni (grigliati nel camino di legno); nelle camere, il verde scuro suggerisce il colore della foglia di “cha-plu” - ingrediente tipico nella cucina thai - il giallo, il jackfruit.

E poiché in Thailandia “Dio è nei dettagli”, un’attenzione meticolosa è rivolta al design. Così le maniglie, progettate dal designer Chunsiri Chai-ear e scolpite a mano nel legno, riportano il volto di scimmia di Hanuman figlio di Vayu, dio del vento indù, e sono tutte leggermente diverse per manifattura artigianale; i lampadari del ristorante ripropongono i “chanang”, le tradizionali trappole da pesca in bambù. Baan Pomphet è un luogo dove rivivere il piacere della contemplazione della natura e della riscoperta della lentezza, secondo il ritmo inesorabile ed eterno del fiume e del lavoro dell’uomo.