Metà casa, metà giardino in un singolo volume. Fifty-fifty. A partire da questo postulato essenziale gli architetti di Studioninedots hanno completato una residenza unifamiliare ad Eindhoven, in Olanda. Prima, elementare, operazione progettuale è la divisione del lotto irregolare con una semplice griglia quadrata: nei vari spazi risultanti si alternano volumi pieni, ambienti apribili completamente all’aperto, aree verdi, spazi pavimentati, volumi vetrati, ambiti coperti…

Anche se il nome del progetto è Villa Fifty-fifty, la casa presenta in realtà le più diverse sfumature tra spazio interno ed esterno. Le funzioni non sono organizzate funzionalmente ma in maniera libera, lasciando completa libertà di percorrenza tra i volumi indipendenti. 

L’elemento che lega tutti gli ambianti è una copertura di cemento, che ha la forma del lotto e viene bucata all’occorrenza. Gli spazi comuni e la camera di genitori sono tutti distribuiti orizzontalmente sotto la spessa soletta di cemento. L’unico volume che la supera in altezza è una piccola torre, che contiene le due camere da letto per le figlie e un bagno al piano terra. Policarbonato ondulato semitrasparente, vetro, pietra, ceramica, alluminio lucidato sono utilizzati in maniera sofisticata e inusuale per rafforzare il concept del progetto e rendere ancora più complesse le relazioni tra le parti della residenza.

Il progetto sembra ricalcare quel filone di ricerca giapponese di abitare ibrido e condiviso, che l’architetto Salvator-John Liotta ha definito come co-dividuality: un’architettura che da una nuova risposta alla pratica del vivere condiviso nell’era del post-individualismo, dei social media e della shared economy.