Moduli prefabbricati compongono una casa nei boschi del Cile

L’architetto Alejandro Soffia utilizza un sistema pannelli strutturali prefabbricati, la cui composizione genera blocchi programmatici e il layout interno dell’edificio immerso nel verde.

Disegnare un’architettura con attenzione particolare all’impatto sull’ambiente senza rinunciare alla qualità degli spazi domestici: è questo l’obiettivo che Alejandro Soffia si pone per il progetto della Yellow House, una residenza unifamiliare immersa nei boschi di Pucon, in Cile.

La casa è sollevata dal suolo da una struttura di legno che riduce al minimo l’impronta a terra ed è stata progettata utilizzando pannelli prefabbricati dalle dimensioni di 122x244 cm, in modo da facilitare la costruzione e ridurre l’impatto energetico.

È la scelta costruttiva a definire la composizione interna della casa: i pannelli prefabbricati formano dei moduli spaziali, la cui moltiplicazione determina quelli che l’architetto chiama moduli programmatici; dall’accostamento e la composizione dei blocchi è scaturita la forma finale dell’edificio.

All’esterno la casa è rivestita da una lamiera ondulata dipinta di giallo, il cui carattere dà il nome all’abitazione. L’interno invece presenta dalle grandi vetrate a tutta altezza e un rivestimento di legno, le cui varie tonalità rivestono pareti, pavimento e soffitto.

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