“Prospettiva. Viaggio negli Archivi di Fondazione Fiera Milano” è una mostra curata da Ippolito Pestellini Laparelli alla Triennale di Milano. L’iniziativa mette in scena piccola parte dell’archivio sconfinato di Fondazione Fiera Milano, che dal 2011 è in fase di digitalizzazione.

L’architetto e curatore non si limita a estrarre vicende o a raccontare in modo lineare la storia dell’istituzione milanese, ma concepisce un percorso immersivo che intreccia storie e tematiche, mostra integralmente una sezione della collezione stessa e include anche la riproduzione in scala 1:1 di uno degli uffici commerciali della Fiera Campionaria.

Considerato solitamente un luogo remoto e inaccessibile, l’archivio diventa un luogo vivo, abitabile e manipolabile.

La mostra celebra la storia quasi centenaria dell’ente che “fa conoscere al mondo l’industria italiana”. Pestellini evidenzia come questo sia un racconto anche sociale e politico del Belpaese: “attraverso l’archivio è possibile leggere tutte le fasi storiche d’Italia: dal primo dopoguerra fino all’avvento dei brand.”

Se nella storia del Novecento italiano il Carosello è momento televisivo per eccellenza di spettacolarizzazione dei prodotti e dei marchi, la Fiera è il luogo fisico dove questo spettacolo si concretizza, viene discusso e approfondimento.

La mostra dà la possibilità di vedere immagini e documenti nel loro contesto originale: scaffali, espositori, cataloghi, vetrini fotografici, bobine di pellicola…

In mezzo al caos da leggere, ascoltare, toccare, guardare ed esperire spicca un video-collage realizzato da Davide Rapp, che ha remixato in 12 minuti tutti i documentari video prodotti negli anni.

La mostra è il primo di una serie di appuntamenti a cadenza semestrale promossa da Fondazione Fiera Milano, AFIP International e Triennale di Milano. Il progetto è un’importante opera di conservazione e restituzione pubblica di alcuni archivi storici scelti. Dice Pestellini: “il materiale che abbiamo selezionato crea un ponte molto preciso tra passato e presente, l’archivio diventa uno strumento per discutere e ricontestualizzare il contemporaneo.”

Riguardare il percorso fatto ci permette di scorgere se non una direzione per lo meno un orizzonte di possibilità. È quindi calzante il titolo dell’iniziativa: Prospettiva.