Cinque rifugi di montagna in cui vorreste trovarvi ora

Dall’archivio di Domusweb, una selezione di architetture sensibili all’ambiente, immerse nel paesaggio naturale e con viste mozzafiato.

Murman Architects, Rifugio Björk
A Hemavan, in Svezia, Murman Architects crea un punto di riferimento e un edificio che rivela la sua costruzione anche a distanza, con un aspetto distintivo e unico che appare naturale ma che al tempo stesso dichiara il suo essere realizzato con elementi prefabbricati. L’edificio si trova lungo accanto a un bosco di betulle, vicino a degli impianti sciistici. Questa posizione sottolinea la relazione dell’architettura con la natura, d’estate e d’inverno e, da qui, si gode di una vista panoramica sulle montagne e sulla valle a sud.

Studio Weave, Le Haut Perché
Situato in mezzo a boschi e ruscelli, il rifugio progettato da Studio Weave si trova in cima a una collina di Bordeaux. Il progetto fa riferimento alle tradizionali torri d’acqua per la sua forma e matericità. Il padiglione sopraelevato osserva e ascolta le viste e i suoni del bosco e dei corsi d’acqua. Ogni apertura serve a inquadrare un particolare frammento di paesaggio.

BIG, A45
A45 è la serie di piccole case progettate da BIG nello stato di New York che possono essere costruite in 4-6 mesi in qualsiasi luogo, per qualsiasi scopo. Il design è un’evoluzione del tradizionale rifugio con tetto a falda (A-frame), con una base quadrata che consente di sfruttare una superficie più ambia, torcendo il tetto di 45 gradi per sollevare la casa di 3,9 metri dal suolo. Il risultato è un edificio visivamente sempre diverso, con uno spazio interno di 17 metri quadrati.

Jon Danielsen Aarhus, Rifugio Ustaoset
Progettato dall’architetto norvegese Jon Danielsen Aarhus, il bungalow è rivestito di legno di pino, sia internamente sia esternamente. Le finestre guardano le montagne, un lago e un ghiacciaio, tutti nello stesso panorama. Con questa visione in mente, il progetto della stanza principale doveva integrare il paesaggio all’interno della capanna di legno. Tutta la facciata rivolta a ovest è quindi completamente vetrata. Il soffitto è inoltre leggermente inclinato in modo da proiettare ancor di più la stanza verso l’esterno. Insieme, soffitto e vetrata reinterpretano il gapahuk, una tradizionale tipologia di capanna norvegese usata per le escursioni in montagna.

Politecnico di Torino, Rifugio Carlo Mollino
Il progetto di ricerca promosso del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino è giunto a compimento con l’inaugurazione del Rifugio Carlo Mollino. L’architettura sviluppata su modello del progetto Casa Capriata per la X Triennale di Milano (1954), una delle case ideali di Carlo Mollino rimasta opera incompiuta, è stata realizzata in Valle d’Aosta a distanza di sessant’anni per mezzo di una iniziativa mirata a evidenziare il valore e l’attualità del progetto originario come manifesto sull’innovazione tecnologica e la prefabbricazione edilizia.

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