Ritorno al futuro: 9+1 libri di architettura da regalare per Natale

Dagli ingressi di Milano al Modernismo in bianco e nero, al futurismo Metabolista: una selezione di libri di architettura usciti nel 2017 (e un +1, George Perec del 1974).

1. Entryways of Milan. Partiamo da casa. “Brutta, brutta, Milano è brutta”. Talmente brutta che uno dei libri più interessanti usciti nel 2017 è una monografia sui più begli ingressi dei condomini milanesi. Il libro si apre con un saggio sullo stereotipo sulla bruttezza di Milano. Se per gli italiani è brutta, per gli stranieri Milano è snob. Sia quel che sia - non è brutta, e non è snob - questo libro è sicuramente una buona idea e un’ottima realizzazione. L’editor (ed ex modello) Kark Kolbitz scova 144 tra i più begli ingressi dei palazzi milanesi dal 1920 al 1970, da Gio Ponti a Piero Portaluppi. 

Cover image, Entryways of Milan, Taschen, Milano 2017
Entryways of Milan, Taschen 2017
Gio Ponti, Alberto Rosselli, Casa Melandri, 1954–57, Sconces by Candle. floor: Carrara marble stairs: Rosso Levanto ophicalcite, Entryways of Milan, Taschen, Milano 2017
Giuseppe Roberto Martinenghi, 1937; floor: Arabescato Carrara marble; walls: Nero Assoluto d’Italia limestone and Calacatta marble. Entryways of Milan, Taschen, Milano 2017
  • Karl Kolbitz
  • Entryways of Milan
  • Taschen
  • inglese
  • 2017
  • 384
  • 49 euro
  • Delfino Sisto Lignani, Matthew Billings, Paola Pansini

2. Mobitecture, Case in movimento. Rebecca Roke celebra l’architettura mobile in tutte le sue declinazioni, in 320 pagine e 300 foto. Dalle idee più strambe a quelle super-razionali, dallo stile rustico al lussuoso, i progetti raccolti nel volume comprendono case galleggianti, capanne e carovane riadattate, accanto a rifugi per le calamità naturali, strutture portatili e prototipi futuristici. 

Walking Shelter, Sibling, Australia, 2008. Polyester, rope, plastic buckles. Picture credit: Tin&Ed (page 25), Mobitecture, Phaidon, 2017
Pop-Up Caravan, Tas-ka, The Netherlands, 2014. Steel chassis, aluminium, rubber, corrugated steel, Plexiglas, chipboard. Picture credit: Hipaholic (page 119), Mobitecture, Phaidon, 2017
Weekend, Carlos No, Portugal, 2012. Moto-tricycle, timber, PVC, glass, nylon. Picture credit: Susana Dinis (page 170), Mobitecture, Phaidon, 2017
Waterwalk 1, Spatial Effects, The Netherlands, 2005. PVC, zipper. Picture credit: Theo Botschuijver (page 252), Mobitecture, Phaidon, 2017
Antiroom II, Elena Chiavi, Ahmad el Mad, Matteo Goldoni, Malta, 2015. Wood panels, mesh curtains. Picture credit: Ahmad El Mad (page 261), Mobitecture, Phaidon, 2017
Cover image, Mobitecture, Phaidon, 2017
  • Rebecca Roke
  • Mobitecture. Architecture on the move
  • Phaidon
  • inglese
  • 2017
  • 320
  • 300
  • 19,95 euro

3. Ornament is crime. Un libro sull’architettura modernista, curata dagli inglesi Matt Gibberd e Albert Hill. Volutamente in bianco e nero perché “abbiamo posto l’enfasi sulle forme e sulla disposizione verticale, invece di dare importanza alla superficie e al contesto geografico”.  Il titolo deriva da una serie di lezioni di Adolf Loos, che, in reazione all’art nouveau diceva: “i dettagli decorativi sono per degenerati”.   Il risultato è un manifesto visivo del Modernismo. 

Fran Silvestre Arquitectos: Aluminium House, Madrid, Spain, 2016. Picture credit: Courtesy of Fran Silvestre Arquitectos (page 76), Ornament is a crime, Phaidon 2017
Adolf Loos: Villa Müller, Prague, Czech Republic, 1930. Picture credit: Vaclav Sedy (page 139), Ornament is a crime, Phaidon 2017
Tadao Ando: House in Monterrey, Monterrey, Mexico, 2011. Picture credit: Toshiyuki Yano (page 145), Ornament is a crime, Phaidon 2017
Cover image, Ornament is a crime, Phaidon 2017
  • Matt Gibberd e Albert Hill
  • Ornament is crime
  • Phaidon
  • inglese
  • 2017
  • 300
  • 224
  • 39,95 euro

4. Inside Utopia. Visionary Interiors and Futuristic Homes. Al tempo, gli interni disegnati da Gio Ponti o Bruce Goff erano futuristici, utopici, idealistici. Hanno dato forma al nostro vivere attuale. Un tempo non erano pubblici, ma questo libro mostra ciò che prima non era stato visto. La casa di Elrod House di John Lautner. L’appartamento di Lagerfeld vicino a Cannes. Palais Bulles in Francia con l’architettura unica. Il passato del design che si confronta col presente. 

pp. 14-15, Inside utopia, Gestalten, 2017
pp. 166-167, Inside utopia, Gestalten, 2017
pp.222-223, Inside utopia, Gestalten, 2017
pp.290-291, Inside utopia, Gestalten, 2017
Inside utopia, Gestalten, 2017
  • Inside Utopia. Visionary Interiors and Futuristic Homes
  • Gestalten
  • inglese
  • 2017
  • 288
  • 45 euro

5. Koolhaas/Obrist. Project Japan. Metabolism talks. Che cosa è stato il Giappone dopo la bomba atomica della seconda guerra mondiale? Un’occasione. Dopo 15 anni di incubazione nasce il movimento Metabolista, che propone uno sconvolgimento dell’intero paesaggio. Dal 2005 al 2011 Rem Koolhaas e Hans Ulrich Olbrist hanno intervistato i sopravvissuti del movimento giapponese. Il risultato è un documentario sull’ultimo movimento di avanguardia in architettura.

Kisho Kurokawa, Wall City, 1959, Project Japan. Metabolism talks, Taschen, 2017
Kenji Ekuan, Tortoise House, 1964. Model, Project Japan. Metabolism talks, Taschen, 2017
Kiyonori Kikutake, Ikebukuro Plan, 1962, Project Japan. Metabolism talks, Taschen, 2017
Kiyonori Kikutake, Statiform Structure Module, 1972. Collage, Project Japan. Metabolism talks, Taschen, 2017
Cover image, Project Japan. Metabolism talks, Taschen, 2017
  • Rem Koolhaas, Hans Ulrich Obrist
  • Koolhaas/Obrist. Project Japan. Metabolism Talks
  • Taschen
  • inglese
  • 2017
  • 720
  • 39,99 euro

6. Dopo una lunghissima gestazione, vede la luce Tetti di Yona FriedmanScritto a partire dagli anni Settanta, raccoglie informazioni pratiche (testate per l’Unesco dall’autore stesso) sulla costruzione di tetti e ripari, che intendevano venire incontro alle esigenze materiali dei poveri nei Paesi del Terzo mondo. Si tratta di un’opera strutturata in modo composito, poiché costituita di manuali scritti autonomamente l’uno dall’altro, e felicemente rappresentativa della maturità di Friedman, che già in quegli anni aveva deciso di focalizzare i suoi interventi sulle modalità di inclusione degli abitanti nella progettazione del loro habitat, in quanto «la partecipazione non è spontanea e non può essere rivendicata di punto in bianco».  In Tetti, l’autore sottopone all’attenzione dei suoi lettori il dato di fatto che i diversi problemi delle città moderne sono il risultato di atteggiamenti irresponsabili nei confronti della terra. Questa tesi, come Andrea Bocco spiega nel saggio in chiusura del volume, era perfettamente in linea con il pensiero di alcuni architetti (fra i quali ricordiamo Christopher Alexander, Enzo Mari, Victor Papanek e Bernard Rudofsky) che in quel momento storico esprimevano una forte critica verso la società industriale.

fig. 1, Yona Friedman, Tetti, Quodlibet, 2017
fig. 2, Yona Friedman, Tetti, Quodlibet, 2017
  • Yona Friedman
  • Andrea Bocco
  • Tetti
  • Quodlibet
  • italiano
  • 2017
  • 440
  • 28 euro

7. Four walls and a roof. L’architettura è l’arte che dà al mondo la forma che gli piace. In questo libro Reinier de Graaf di OMA spiega e sfida questa frase. Questo libro è la storia della professione e dei compromessi con la politica, la collettività e i committenti.

Four Walls and a roof, 2017
  • Reinier de Graaf
  • Four walls and a Roof. The complex nature of a simple profession
  • Harvard University Press
  • inglese
  • 2017
  • 528
  • 31,50 euro

8. Phantom Architecture, le architetture fantasma. Un libro sugli edifici che non sono mai stati costruiti. Un grattacielo di un miglio di Frank Looyd Wright, una cupola di Buckfinster Sulle che copre Manhattan, un arco di trionfo  a forma di elefante. Sono però progetti in cui gli architetti si sono spinti oltre ai limiti, sfidando idee e convenzioni, diventato idea del futuro. Qualche progetto è un capolavoro, qualche altro è una curiosità per gli occhi.   Ci sono l’enorme sfera di Etienne - Louis Boullée, monumento a Isaac Newton, la città di Le Corbusier ci insegna come vivere, i grattacieli orizzontali di Lissitsky e l’albergo curvo di Gaudì per New York: si trova tutto nella forma di illustrazione. 

  • Philip Wilkinson
  • Phantom Architecture
  • Simon & Schuster UK
  • inglese
  • 2017
  • 256
  • $14.99

9. Big. Hot to cold. L’architettura di adattamento intorno al mondo. In coordinamento con la mostra  al National Building Museum, Washington,iquesto libro risponde alla domanda: come l’architettura si adatta agli ambienti estremi? Risponde lo studio di Big con 60 progetti/casi studio.

The Grove at Grand Bay, Miami, USA. BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation, Taschen, 2017
Danish 2010 Expo Pavilion, Shanghai, China. BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation, Taschen, 2017
The Dry Line, New York City, USA. BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation, Taschen, 2017
Amager Resource Center Copenhagen, Denmark. BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation, Taschen, 2017
BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation, Taschen, 2017
  • BIG-Bjarke Ingels Group
  • BIG. HOT TO COLD. An Odyssey of Architectural Adaptation
  • Taschen
  • inglese
  • 2017
  • 712
  • 39,99 euro

+1.  Espèce d’espace  - George Perec. Un libro che vale la pena leggere, anche (o perché)  è del 1974. Riedito in francese nel 2000 da Galilée, in Italia da Bollati Boringhieri. 

Le problème n’est pas d’inventer l’espace, encore moins de le réinventer (trop de gens bien intentionnés sont là aujourd’hui pour penser notre environnement…), mais de l’interroger, ou, plus simplement encore, de le lire ; car ce que nous appelons quotidienneté n’est pas évidence, mais opacité : une forme de cécité, une manière d’anesthésie
  • George Perec
  • Espèce d'espace
  • Galilée
  • francese
  • 1974, riedizione 2000
  • 200
  • 24 euro