La casa, circondata da un giardino, è orientata verso sud-est e la superficie spiovente del tetto è rivestita con pannelli solari e collettori. Questi elementi, insieme all’energia geotermica recuperata dal terreno, soddisfano il fabbisogno energetico della casa e generano un surplus sufficiente per alimentare un’auto elettrica per tutto l’anno. Perchè questo diventi una realtà diffusa, architettura e tecnologia devono unirsi e garantire l’ottimizzazione di comfort e consumo energetico.
Luce del giorno, vista, contatto con il paesaggio e lo spazio esterno si riconciliano con la necessità di pareti e finestre sigillate. Riscaldamento e raffredscamento sono risolti passivamente attraverso il posizionamento di superfici vetrate, l’orientamento, la geometria e il volume della casa, e la scelta di materiali con buone caratteristiche termiche. I materiali utilizzati per le superfici interne sono stati scelti sulla base della loro capacità di contribuire al buon clima interno, alla qualità dell’aria e anche per le loro proprietà estetiche.
Ambizioni ambientali elevate creano nuovi parametri nel processo di progettazione: si utilizzano nuovi strumenti, le discipline accademiche lavorano insieme, e i requisiti per la certificazione diventano più alti. In particolare, l’elevata attenzione alla scelta dei materiali nelle fasi iniziali genera processi di progettazione innovativi a livello multidisciplinare.
Un progetto ambientale così ambizioso è guidato dalla conoscenza delle nuove tecnologie, delle fonti di energia locali, dei materiali e delle tecniche costruttive, e delle altre risorse a disposizione, come l’orientamento, in modo da facilitare l’utilizzo ottimale delle risorse energetiche.
Il progetto pone l’accento sul mantenimento delle qualità domestiche attraverso parametri non quantificabili: il comfort emotivo e il senso di benessere hanno governato il processo di progettazione nella stessa misura del risparmio energetico. Il giardino accoglie una varietà di spazi di cui si può godere tutto l’anno, alberi da frutto e orti per ospitare una produzione alimentare su piccola scala.
ZEB Pilot House, Ringdalskogen, Larvik, Norvegia
Tipologia: edificio dimostrativo a zero emissioni
Architetti: Snøhetta, ZEB, SINTEF, Brødrene Dahl, and Optimera
Committenti: Optimera e Brødrene Dahl (Saint Gobain)
Area: 220 mq
Completamento: settembre 2014