Prima di tutto, c'è il vuoto. L'ambiente è pressoché nudo e il sole che filtra dalle finestre semiaperte fa risplendere gli affascinanti muri in abbandono delle Corderie. Cuscini bassi segnano il perimetro della sala, invitando i visitatori a sedersi e a chiacchierare, a riposare oppure a consultare i numerosi opuscoli sparsi sul pavimento. Il pavimento, pieno di testi, mappe, diagrammi e informazioni, è il protagonista visivo dello spazio, insieme con i vari suoni che riempiono l'ambiente. Non si tratta solo delle conversazioni di chi passa: dal soffitto pende una miriade di altoparlanti neri, grazie ai quali i suoni di Kuwait City si trasferiscono all'Arsenale. Sono tutti differenti e aprono uno scorcio sulla vita della città e dei suoi abitanti: bambini che giocano in una riunione di famiglia, una spiaggia dopo la mezzanotte, una riunione nella dewaniya di un quartiere residenziale.

L'installazione è accompagnata da un pieghevole che illustra nei particolari l'origine, lo spazio e il momento di ciascuno dei suoni diffusi nel padiglione. Vera Sacchetti (@verasacchetti)




L’energia del domani nasce dalle idee di oggi
Enel proroga al 30 agosto 2025 la data per partecipare al contest internazionale “WinDesign”. Un’opportunità unica per immaginare il nuovo design delle turbine eoliche.