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Il terzo maestro

La nuova sede del Children's Museum of the Arts, progettata da WORKac, prende molto sul serio la creatività dei bambini, offrendo loro spazi dove fare arte, ma anche gallerie che espongono le loro opere, proprio come artisti adulti.

Prendere sul serio la creatività dei bambini significa dar loro spazi dove possano sperimentare i vari campi dei loro interessi ed essere orientati con professionalità da veri artisti, educatori ed esperti del settore. E ai bambini non servono solo degli studi dove fare arte, ma anche gallerie che espongano e facciano discutere delle loro opere, proprio come agli artisti adulti. Il Children's Museum of the Arts (CMA) di New York venne fondato come istituzione privata nel 1988 e iniziò l'attività in un piccolo spazio vicino a Chinatown.

La sua prospettiva pedagogica si fonda sul profondo coinvolgimento dei genitori e sull'idea che i bambini debbano avere un certo controllo sulla direzione in cui viene orientata la loro educazione. Grande importanza viene attribuita all'ambiente educativo, che viene considerato il "terzo maestro" (mentre i genitori sono il primo). Ciò significa anche dare ai bambini un luogo con funzioni di studio dotato di luce naturale e di spazio sufficienti a riunirsi e a esporre le loro opere.

Da subito, il CMA si è impegnato nella didattica artistica fondata sull'attività e sul contatto diretto tra i bambini e gli artisti attraverso l'istituzione del ruolo dell'artista residente. A mano a mano che il successo cresceva il CMA si è messo alla ricerca di uno spazio più grande e nel 2010 è riuscito ad assicurarsi lo spazio dell'edificio di un ex stabilimento tipografico di Hudson Square, in un quartiere prima senza nome nella parte occidentale di SoHo, vicino all'ingresso dell'Holland Tunnel: la zona possiede ancora un carattere in massima parte industriale, ma negli ultimi anni alcune aziende del settore creativo hanno iniziato a trasferirvisi grazie all'ampia disponibilità di spazi.
Il nuovo museo, progettato da WORKac, ha una superficie complessiva di 930 mq, quasi il triplo della precedente sede in Lafayette Street
Il nuovo museo, progettato da WORKac, ha una superficie complessiva di 930 mq, quasi il triplo della precedente sede in Lafayette Street
Il nuovo spazio del CMA misura quasi 930 metri quadrati, più del triplo delle dimensioni del primo. Dopo lo scoppio della crisi finanziaria trovare fondi per il nuovo spazio si è fatto più difficile, ma il Comune di New York ha contribuito al trasloco nella nuova sede con finanziamenti per attrezzare e arredare i locali.

Lo spazio del piano terreno è l'ex piano di carico dell'edificio, ma offriva il vantaggio di essere facilmente accessibile dalla strada e di essere molto ben illuminato dalla luce naturale. Il consiglio d'amministrazione del CMA, per ottenere un progetto adatto alla nuova sede, si è rivolto a una decina di studi d'architettura, e il newyorchese WORKac, con i suoi fondatori Dan Wood e Amale Andraos, l'ha convinto grazie alla sua giocosa raffinatezza. WORKac aveva anche il vantaggio di aver lavorato con successo su strutture preesistenti, per esempio nella ristrutturazione del 2007 di un edificio industriale per la sede centrale della Diane von Fuerstenberg a Chelsea.
Sopra il locale delle carrozzine c'è la vasca delle palline, visibile dalla strada
Sopra il locale delle carrozzine c'è la vasca delle palline, visibile dalla strada
La struttura preesistente dell'edificio e l'impostazione pedagogica hanno contribuito insieme a definire le funzioni spaziali, sostanzialmente divise in due livelli: gli spazi destinati a studio e l'atrio d'ingresso al piano terreno, nell'ex piano di carico, e lo spazio della galleria al centro. Il progetto architettonico si fonda sulla distribuzione dall'ingresso allo spazio centrale della galleria, attraverso una serie di spazi minori che circondano la galleria e organizzano la circolazione tra le varie funzioni e i vari spazi. Mentre in sé gli spazi destinati a studio sono come 'scatole bianche' moderniste, per concentrare l'attenzione sulla pratica artistica, lo spazio di circolazione ha un codice cromatico che riprende l'intera gamma dei colori per consentire ai bambini un più giocoso orientamento nei vari spazi e nelle varie funzioni.
Benché l'opera sia stata per forza di cose realizzata sulla base di un bilancio limitato e condizionato dallo spazio preesistente, gli architetti sono riusciti a trasformare tutti i vincoli in grandi vantaggi per i bambini e per il museo
La vasca delle palline offre ai bambini la possibilità di un po' di esercizio fisico
La vasca delle palline offre ai bambini la possibilità di un po' di esercizio fisico
Al piano inferiore i bambini più piccoli e i loro genitori possono raggiungere dall'atrio, attraverso un "parcheggio per le carrozzine" il Wee Art Studio, destinato in particolare ai corsi d'arte per i bambini fino a 5 anni, che comprende pittura, disegno, percussione e altre attività, a partire già dai bambini di un anno. Sopra il locale delle carrozzine c'è la vasca delle palline, che offre ai bambini la possibilità di un po' di esercizio fisico ed è visibile dalla strada. I bambini al di sopra dei 5 anni possono arrivare alla galleria d'arte del piano superiore e di qui entrare nella varie aule, negli studi e in un'aula multimediale con attrezzature professionali, in cui si svolgono laboratori che vanno dalla costruzione di marionette e scenografie alla realizzazione di filmati a passo uno. Una stanza tranquilla permette ai bambini di isolarsi dal gruppo per qualche tempo e di leggere, e un 'bar della plastilina' trasforma il concetto di bar di Manhattan per offrire ai bambini laboratori di modellazione di personaggi, con l'aiuto degli insegnanti del laboratorio multimediale. Una cabina insonorizzata e un'attrezzatura per la creazione di paesaggi sonori permettono ai bambini di dedicarsi alla creazione musicale e alle tecniche di realizzazione.
Il Children’s Museum of the Arts ospita una collezione permanente di oltre 2.000 opere d'arte create da bambini di più di 50 Paesi di tutto il mondo
Il Children’s Museum of the Arts ospita una collezione permanente di oltre 2.000 opere d'arte create da bambini di più di 50 Paesi di tutto il mondo
Il progetto architettonico del Children's Museum of Arts accoglie di buon grado la situazione data degli spazi industriali preesistenti, mantenendone chiaramente visibili e strutture (comprese le condutture e i tubi a vista dei soffitti) e si collega allo spazio circostante con le aperture delle grandi finestre. Gli spazi orientati verso la parte posteriore creano un'atmosfera differente, dove i bambini possono astrarsi dalla città che li circonda e seguire i loro percorsi, sperimentando le diverse offerte dei laboratori e degli studi in spazi che possiedono ciascuno il proprio carattere specifico. Benché l'opera sia stata per forza di cose realizzata sulla base di un bilancio limitato e condizionato dallo spazio preesistente, gli architetti sono riusciti a trasformare tutti i vincoli in grandi vantaggi per i bambini e per il museo.
Un 'bar della plastilina' offre ai bambini laboratori di modellazione di personaggi, con l'aiuto degli insegnanti del laboratorio multimediale (a sinistra). Lo spazio di circolazione ha un codice cromatico che riprende l'intera gamma dei colori per consentire ai bambini un più giocoso orientamento nei vari spazi e nelle varie funzioni (a destra)
Un 'bar della plastilina' offre ai bambini laboratori di modellazione di personaggi, con l'aiuto degli insegnanti del laboratorio multimediale (a sinistra). Lo spazio di circolazione ha un codice cromatico che riprende l'intera gamma dei colori per consentire ai bambini un più giocoso orientamento nei vari spazi e nelle varie funzioni (a destra)
Gli spazi orientati verso la parte posteriore creano un'atmosfera differente, dove i bambini possono astrarsi dalla città che li circonda e seguire i loro percorsi, sperimentando le diverse offerte dei laboratori
Gli spazi orientati verso la parte posteriore creano un'atmosfera differente, dove i bambini possono astrarsi dalla città che li circonda e seguire i loro percorsi, sperimentando le diverse offerte dei laboratori
Al piano inferiore i bambini più piccoli e i loro genitori possono raggiungere dall'atrio, attraverso un "parcheggio per le carrozzine", il Wee Art Studio
Al piano inferiore i bambini più piccoli e i loro genitori possono raggiungere dall'atrio, attraverso un "parcheggio per le carrozzine", il Wee Art Studio
Una stanza tranquilla permette ai bambini di isolarsi dal gruppo per qualche tempo e di leggere (a sinistra)
Una stanza tranquilla permette ai bambini di isolarsi dal gruppo per qualche tempo e di leggere (a sinistra)
Lo spazio del piano terreno è l'ex piano di carico dell'edificio, ma offre il vantaggio di essere facilmente accessibile dalla strada e di essere molto ben illuminato dalla luce naturale
Lo spazio del piano terreno è l'ex piano di carico dell'edificio, ma offre il vantaggio di essere facilmente accessibile dalla strada e di essere molto ben illuminato dalla luce naturale
Il museo offre anche 185 mq di gallerie espositive
Il museo offre anche 185 mq di gallerie espositive
L'ingresso del museo e l'affaccio su Charlton Street, tra Hudson e Greenwich
L'ingresso del museo e l'affaccio su Charlton Street, tra Hudson e Greenwich

Design e ceramica rinnovano un centro commerciale

FMG Fabbrica Marmi e l’architetto Paolo Gianfrancesco, dello studio THG Arkitektar, hanno realizzato il restyling del terzo piano del più grande centro commerciale di Reykjavik. La ceramica, elemento centrale del progetto, riveste pavimenti, pareti e arredi con soluzioni versatili e carattere distintivo.

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