Salute imperfetta

La mostra del CCA indaga il tema della salute in relazione all'architettura, non tanto come fattore terapeutico, ma piuttosto come mecanismo di partecipazione.

Proseguendo la serie delle vivificanti mostre trasversali sull'architettura il Canadian Centre for Architecture ha presentato un gruppo di progetti e di idee sul tema della salute e dell'ambiente costruito in un'esposizione intitolata Imperfect Health: The Medicalization of Architecture (Salute imperfetta: la medicalizzazione dell'architettura). La mostra indaga sull'estensione della sfera d'azione dell'architettura, cioè sull'impatto di forze invisibili che vanno dalla qualità dell'aria alla forma fisica della persona. L'esposizione, costituita da più di trenta proposte diverse, delinea un discorso sull'architettura non come fattore terapeutico (come l'avrebbe voluta il Modernismo) ma piuttosto come meccanismo di partecipazione e di gestione.

Imperfect Health è suddivisa in sei sezioni dedicate ad Allergia, Asma, Cancro, Malattie epidemiche, Obesità, Invecchiamento. Mentre questa classificazione fornisce un sommario utile per individuare il disturbo con il quale l'architettura interagisce, il visitatore è libero di collegare le strategie progettuali analoghe o divergenti utilizzate in relazione a questi sintomi.

Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. In primo piano: Édouard François, L’immeuble qui pousse. Photo © CCA, Montréal

Per risolvere i problemi sanitari alcuni progetti agiscono in modo più letterale, attraverso requisiti programmatici, come il Maggie's Center per la terapia del cancro di OMA. Altri intervengono piuttosto sul versante quantitativo, come la suggestiva opera dello studio Nerea Calvillo e C+ arquitectos. Altri ancora agiscono sulle prassi, come Dusty Relief F/B-mu di François Roche. In ognuno di questi casi l'architettura agisce al di là delle sue competenze consuete e si riguarda una sfera che va oltre i suoi confini disciplinari.

Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Mucca di Andy Byers, Canadian Centre for Architecture. Photo © CCA, Montréal

La mostra, progettata con eleganza dallo studio Kersten Geers David Van Severen, utilizza una serie di divisori vetrati paralleli che aggiunge una sensazione ospedaliera alla visita della mostra. Imperfect Health: The Medicalization of Architecture, a cura di Giovanna Borasi e Mirko Zardini, è aperta fino al 1° aprile 2012 al Canadian Centre for Architecture di Montréal. Mason White

Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal
Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal
Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal
Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal
Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal
Imperfect Health: the Medicalization of Architecture, installazione al CCA. Photo © CCA, Montréal