La zelkova giapponese
Il progetto è composto da un unico volume trasparente costruito in legno e vetro che si sviluppa a spirale verso l'alto, avvinghiandosi attorno a una zelkova giapponese. Non si tratta di un albero qualsiasi, ma di una zelkova con una storia. In un certo senso, questo albero è da considerare il vero protagonista di questo progetto. In breve: piantata più di 50 anni fa, la zelkova del Fuji Kindergarten, per via di un tifone era stata quasi sradicata, arrivando quasi a seccare. Essa si era ripresa fra l'incredulità generale: i residenti più anziani della zona se la ricordano in quanto questa zelkova — e non altri alberi — veniva usata dai bambini per le loro arrampicate e giochi quando ancora non vi era la scuola materna. Non da ultimo, prima che venissero avviati i lavori per Ring around a Tree, sull'albero vi era costruita una capanna di piccole dimensioni. Sorta di "luogo-compagno di giochi" da più generazioni, nonché temporaneo rifugio da pioggia e sole per i bambini in attesa di tornare a casa, nella sua ultima avventura, la zelkova, diventa il soggetto naturale — ed elemento vivo — attorno al quale si addensa il progetto dei Tezuka.

I progetti per le scuole materne rappresentano una tipologia molto particolare. Nelle sue "Investigazioni Filosofiche", Wittgenstein scrive che bambini e stranieri hanno in comune l'assenza di conoscenza della lingua e di un set di regole codificato. Questo li porta — in un primo momento — ad apprendere con i sensi e col corpo. Nell'insegnamento ai bambini delle scuole materne viene favorito un tipo di spazio che evita la dinamica classica delle lezioni frontali ex-catedra. In tal senso, per dare più libertà ai bambini di muoversi, il direttore della scuola ha espressamente chiesto ai Tezuka di poter fare a meno di mobilio: quindi niente sedie, banchi o cattedre. Il risultato è che in Ring around a Tree si propone un'architettura atta a liberare il corpo dove non sono previste misure di costrizione spaziale.

Lo spazio ideato dai Tezuka è alto appena due piani, guardato con gli occhi di un adulto, ma se misurati con il corpo di un bambino, i piani diventano sei. Infatti Ring around a Tree presenta dei volumi alti appena un metro e sfoggia delle dimensioni con le quali normalmente non ci si confronta: spazi compressi in volumi trasparenti all'interno dei quali ci si può infilare soltanto gattonando. In due parole: libertà di movimento e possibilità di usare il corpo come mezzo di apprendimento. Tutti gli elementi tipo ringhiere e passamano sono sottilissimi: essi quasi scompaiono in un rapporto di grandezza fra altezza e spessore di 1:40. Il pavimento interno è in legno, mentre tutti gli spazi esterni sono ricoperti da tappeti di gomma morbidi, utili per attutire le immancabili cadute. I bambini salgono e scendono da tutte le parti e fanno di questa architettura una narrazione di immagini in movimento. Una turbina visiva azionata dall'energia dell'infanzia e della natura.
Post-Scriptum: Di solito, i progetti di architettura non hanno un nome. In questo caso il nome ce l'ha e a battezzare il progetto è stato un padrino d'eccezione: Peter Cook. Caro amico dei Tezuka, Cook ha recentemente passato un periodo a Tokyo. Avvezzo a prendere la vita con divertimento, quando ha visto il progetto si è ricordato di una canzonetta per l'infanzia che suonerebbe come "giro giro tondo, quanto è bello il mondo":
Ring around the rosy
A pocketful of posies
"Ashes, Ashes"
We all fall down!

Costruzione: Nichinan-Tekkou
Luogo: Tachikawa, Tokyo, Giappone
Superficie: 146.98 mq
Realizzazione: 2011




