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Le Corbusier à l'Unesco

Resoconto di un giorno di festa a Roquebrune, dove in centinaia si sono agghindati da Le Corbusier per sostenere la candidatura di Cap-Martin all'Unesco.

Parcheggio l'auto nei pressi della gare de Carnoles, quartiere di Roquebrune, il sole scalda come nei giorni d'estate. Sono nel Sud della Francia in quel territorio abitato dagli impressionisti e dagli architetti dove il sole non cala mai. Una macchia informe nell'orizzonte blu mi acceca, è la massa di persone con maglietta bianca, papillon nero e lunettes tonde che ha risposto all'appello del Comune di vestirsi come Corbu per sostenere la candidatura Unesco del sito di Cap-Martin. Centinaia di cittadini rivieraschi si sono assiepati nella piazza sul bordo del mare per partecipare alla festa animata dall'assessore alla cultura Jean Louis Dedieu, dalla locale banda di musicisti jazz, rigorosamente in divisa corbusiana, e un folto gruppo di bambini vivaci che hanno arricchito la performance.

Riunirsi sul pontile attorno a una gigantografia di LC per una fotografia aerea, testimonianza della volontà popolare e politica di entrare nei siti Unesco. Cerco con lo sguardo Robert e Magda—nella moltitudine dei Le Corbusier non è impresa facile—quando una giacca color rosso pompeiano mi appare tra due sagome di Modulor, è lui: Robert Rebutato. Figlio dell'oste, proprietario dell'Etoile de Mer, la locanda dove Corbu era solito soggiornare. Rebutato fin da bambino instaurò un rapporto speciale con il famoso architetto. Ne diventa allievo senza laurearsi, fin quando, alla morte del maestro, insieme ad Alain Tavés e José Oubrerie, porta a termine e realizza il Musée de l'Homme a Zurigo del quale esisteva solo il progetto. Opera che all'inizio non venne riconosciuta come corbusiana in quanto per la prima volta veniva utilizzata una struttura portante in acciaio, erede del progetto 226x226x226. Solo con una commissione nominata dalla Fondation Le Corbusier venne sancito che sì era opera sua.
I partecipanti all'evento si sono riuniti sul pontile attorno a una gigantografia di LC per una fotografia da un elicottero affittato dal Comune, a testimoniare la volontà popolare e politica di entrare nei siti Unesco.
I partecipanti all'evento si sono riuniti sul pontile attorno a una gigantografia di LC per una fotografia da un elicottero affittato dal Comune, a testimoniare la volontà popolare e politica di entrare nei siti Unesco.
Corbu passava molto tempo a Roquebrune, era il suo luogo rifugio per pensare e immaginare le nuove architetture nella calma della vita marinara, dipingeva nudo, faceva il bagno nelle azzurre e gelide acque del Cap-Martin. Viveva impregnato di mediterraneità tra l'amicizia con Rebutato padre, le mangiate a base di pesce e il sole. Fattori che ne hanno condizionato positivamente l'architettura e le riflessioni sui volumi immersi nella luce che trovarono espressione nelle architetture del dopoguerra. Viveva nel Cabanon, un piccolo habitat in legno prefabbricato di 3,66x 3,66x2,26 (la misura dell'uomo del Modulor) con le finestre che inquadrano il mare, spazio essenziale per una vita dedita alla riflessione. Corbu conosceva bene quel luogo. Il suo amico Jean Badovici, fondatore della rivista L'Architecture Vivante, compagno dell'architetto e designer Eileen Gray, lo invitava spesso a soggiornare nella Maison E 1027. La Maison E 1027, casa per le vacanze realizzata da Eileen Gray nel 1929, rappresenta per Corbu l'applicazione dei suoi cinque punti dell'architettura: pilotis, finestra a nastro, pianta libera, facciata libera, tetto-giardino. Ne fu talmente compiaciuto che non potendo appropriarsene decise, con la complicità di Badovici, di realizzare pitture murali fatto che contrariò non poco la Gray.
Pitture murali di Le Corbusier alla locanda Etoile de Mer di Roquebrune Cap-Martin.
Pitture murali di Le Corbusier alla locanda Etoile de Mer di Roquebrune Cap-Martin.
Recentemente, la Maison E 1027 è stata restaurata dalla proprietà (il Conservatoire du Littoral e il Comune di Roquebrune-Cap Martin), le istituzioni locali come la Direzione Regionale degli Affari Culturali, il Consiglio Generale delle Alpi Marittime con la consulenza dei testimoni di questa storia: Robert Rebutato e la Fondation Le Corbusier. Un restauro curato dall'architetto capo dei Monument Historique, Pierre Antoine Gatier, che certo non soddisfa i criteri del restauro del moderno con finiture degli intonaci alquanto discutibili, del quale si salva unicamente il recupero delle pitture corbusiane. Parallelamente, Rebutato, insieme allo storico dell'architettura Tim Benton, hanno pensato di rifare i mobili disegnati da Eileen Gray per ricostruire l'immagine dell'ambiente originario. Il progetto prevede anche la sistemazione del giardino e l'apertura al pubblico nel 2012 destinata all'ospitalità di ricercatori/autori nelle diverse discipline. In questo modo tutto l'insieme che comprende Maison E 1027, Cabanon, Etoile de Mer (sulle cui pareti Le Corbusier ha dipinto), Camping (struttura per l'alloggio minimo modulare rivestita di legno, con struttura portante in cemento anch'essa opera di Corbu), sarà accessibile per comprendere l'esperienza corbusiana nella relazione con il mediterraneo.
La prima candidatura delle opere di Le Corbusier, presentata nel 2008, è stata respinta al mittente nel giugno 2009 per insufficienza di prove.
Robert Rebutato (a sinistra) fin da bambino instaurò un rapporto speciale con il famoso architetto e, alla morte del maestro insieme ad Alain Tavés e José Oubrerie, ha portato a termine e realizzato il Musée de l'Homme a Zurigo del quale esisteva solo il progetto.
Robert Rebutato (a sinistra) fin da bambino instaurò un rapporto speciale con il famoso architetto e, alla morte del maestro insieme ad Alain Tavés e José Oubrerie, ha portato a termine e realizzato il Musée de l'Homme a Zurigo del quale esisteva solo il progetto.
È proprio il Cabanon l'oggetto della manifestazione a sostegno della candidatura Unesco dell'opera di le Corbusier. La prima candidatura delle opere di Le Corbusier, presentata nel 2008, è stata respinta al mittente nel giugno 2009 per insufficienza di prove, e poi si dice dell'Italia e delle sue negligenze, a volte anche i nostri cugini d'Oltralpe sbagliano per troppa superficialità. L'Unesco è molto chiara nell'elencare ciò che deve essere ampliato nel dossier a partire da una migliore argomentazione sull'importanza di Le Corbusier e la sua influenza sull'architettura moderna e del XX secolo (mancanza alquanto grave per Ministero della Cultura e Fondazione LC); attuare dei seri piani di gestione e un miglior coordinamento tra i diversi attori siano essi i proprietari degli immobili sia gli enti pubblici locali. E infine viene incoraggiata la cooperazione tra gli Stati partecipanti e i siti corbusiani indipendentemente dall'iscrizione o meno alla lista Unesco.
Molti dei convenuti sono stati spinti a partecipare dall'entusiasmo dei figli che a scuola hanno realizzato centinaia di papillon e occhiali con montatura nera, divisa simbolo di Le Corbusier, poi distribuiti durante la festa.
Molti dei convenuti sono stati spinti a partecipare dall'entusiasmo dei figli che a scuola hanno realizzato centinaia di papillon e occhiali con montatura nera, divisa simbolo di Le Corbusier, poi distribuiti durante la festa.
Sono solo 19 i siti selezionati dei quali la Francia è la più rappresentata con le ville iconiche come Savoye, Maison La Roche, Maisons Jaoul, Unitè di Marsiglia, Ronchamp, il Cabanon, il complesso educativo di Firminy... segue Stoccarda sede della Weissenhof, la casa sul Lago Lemano e altre architetture svizzere comprese le prime realizzazioni, Villa Curutchet a La Plata e Maison Guiette ad Anversa. Non si comprende però l'esclusione delle opere in India, Russia e USA non ritenute rappresentative dell'architettura corbusiana. Ciò appare in contraddizione con le affermazioni presenti nel dossier dove si enfatizza il ruolo di Le Corbusier come architetto globale che ha costruito in undici nazioni. Emanuele Piccardo

L'autore ringrazia la Mairie de Roquebrune-Cap-Martin e l'Association pour la sauvegarde du site Eileen Gray et Le Corbusier à Roquebrune-Cap-Martin.
Centinaia di cittadini rivieraschi hanno risposto all'appello del Comune di vestirsi come Corbu per sostenere la candidatura Unesco del sito di Cap-Martin.
Centinaia di cittadini rivieraschi hanno risposto all'appello del Comune di vestirsi come Corbu per sostenere la candidatura Unesco del sito di Cap-Martin.
Jean-Louis Dedieu, assessore alla cultura, è stato l'animatore della festa di Roquebrune.
Jean-Louis Dedieu, assessore alla cultura, è stato l'animatore della festa di Roquebrune.
Sagoma del Modulor corbusiano, scala di proporzioni basate sulle misure dell'uomo, appesa a un lampione.
Sagoma del Modulor corbusiano, scala di proporzioni basate sulle misure dell'uomo, appesa a un lampione.
La Maison E 1027, casa per le vacanze realizzata da Eileen Gray nel 1929, rappresenta per Corbu l'applicazione dei suoi cinque punti dell'architettura.
La Maison E 1027, casa per le vacanze realizzata da Eileen Gray nel 1929, rappresenta per Corbu l'applicazione dei suoi cinque punti dell'architettura.
Camping a Roquebrune Cap-Martin con le pitture murali di Le Corbusier.
Camping a Roquebrune Cap-Martin con le pitture murali di Le Corbusier.
Foto di gruppo sulla spiaggia di Roquebrune per sostenere la candidatura di Cap-Martin tra i siti Unesco.
Foto di gruppo sulla spiaggia di Roquebrune per sostenere la candidatura di Cap-Martin tra i siti Unesco.
La locanda Etoile de Mer con le pitture murali di Le Corbusier.
La locanda Etoile de Mer con le pitture murali di Le Corbusier.

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