Progettata dalla studio australiano Urban Art Projects, la torre si ispira all'antica tradizione marinara araba e alla sua cura dei particolari architettonici, inserendosi nell'ecologia del Mar Rosso. La sua complessa struttura è costituita dall'assemblaggio di singole sezioni esagonali irregolari e l'epidermide strutturata dell'atrio crea un effetto di ombre maculate che dà forma, con un anfiteatro e con i riflessi di uno specchio d'acqua, a spazi interni di riunione.
La struttura del progetto funge da torre di raffreddamento naturale, analogamente ai minareti delle moschee, la torre affusolata spinge verso l'alto l'aria calda, portando i flussi della brezza al livello inferiore per raffrescare lo spazio interno e lo spiazzo circostante.
La torre è divisa in tre sezioni, che si restringono dalla base di circa 30 metri per 25 al culmine di 3 metri per 2,5. È formata da 187 blocchi esagonali, gettati uno per uno, ciascuno dei quali pesa oltre 18 tonnellate. I singoli esagoni interni sono prefabbricati di calcestruzzo chiaro, collocati in opera grazie a una serie di gru tra cui una delle più grandi del mondo: una gru mobile da 550 tonnellate.






Design e ceramica rinnovano un centro commerciale
FMG Fabbrica Marmi e l’architetto Paolo Gianfrancesco, dello studio THG Arkitektar, hanno realizzato il restyling del terzo piano del più grande centro commerciale di Reykjavik. La ceramica, elemento centrale del progetto, riveste pavimenti, pareti e arredi con soluzioni versatili e carattere distintivo.