Bovisa, periferia nord-ovest di Milano: forse non tutti sanno che nel campo Rom di via Barzaghi prima dello sgombero si ballava attorno a un falò fino a notte fonda, forse non tutti sanno che la stessa area che centinaia di studenti del Politecnico attraversano ogni giorno con i loro modellini in gesso sottobraccio era trent'anni fa un'area industriale, forse non tutti sanno che l'occupazione preferita di molti pensionati della Bovisasca, è prendersi cura dei loro orti, abusivi, come forse non tutti sanno che le autorimesse abbandonate possono diventare luoghi di culto improvvisati.
Elvio Annese lo sapeva e lo ha documentato.
Il suo pellegrinaggio negli spazi lasciati vuoti dalla città inizia nel 1976 quando gli hanno regalato la prima cinepresa 8 mm e con quella ha ripreso le discariche e le macerie della Bovisa industriale: "Ero ragazzo quando ho fatto le prime riprese, in Super8, in una di queste fabbriche abbandonate. Sembrava una Pompei industriale. Tutto si era fermato all'improvviso. Sono tornato lì a distanza di anni".
Dieci anni dopo, quando ritrova i girati nella cantina dei suoi, concepisce l'idea del documentario e torna in quei luoghi a documentare cosa è cambiato. Le prime riprese in Super8 sono giustapposte senza soluzione di continuità a quelle in VHS degli anni Ottanta e a quelle recentissime in MiniDV; la storia del quartiere scorre scandita dal cambiare dei supporti.
È un racconto per immagini, più eloquenti di fiumi di parole, di una città con cui alcuni convivono, ma che al tempo stesso molti ignorano. Quella che ci offre Annese è una Milano inattesa, illegale, abusiva, ma attuale e pulsante. La città letta tra le righe della città. GG
Per informazioni sul documentario scrivere a: nomendoc@fastwebnet.it
Video: Milano-Bovisa
Al Milano Film Festival proiettato il documentario sulla Bovisa di Elvio Annese: una periferia diversa che si nasconde sotto gli occhi di tutti.
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- 24 settembre 2009
- Milano