Nasce così Superstudio deciso, fino alla fine degli anni Settanta, a sfidare la realtà (“Pensavo di cambiare il mondo o, almeno, di cambiare l’architettura”, ricorda Natalini a distanza di trent’anni) con piena fiducia nelle possibilità del progetto e della tecnologia.
Le loro visioni – collage, fotomontaggi, film e schizzi scovati negli archivi dei cinque membri del gruppo, eredi dei britannici Archigram – sono ora in mostra al Design Museum di Londra. In un percorso che, oltre a ripercorrere la storia della loro esperienza, mette in luce anche le inevitabili influenze sulle generazioni future: dallo studio Alchimia e dal collettivo Memphis, negli anni 70-80, a Rem Koolhaas e Foreign Office Architects in tempi più recenti.
1.3.2003 – 1.6.2003
Superstudio - Life without objects
Design Museum
28 Shad Thames, Londra
http://www.designmuseum.org
![Superstudio, <i>Interplanetary Architecture</i>, 1967, Concept Superstudio
Superstudio, <i>Interplanetary Architecture</i>, 1967, Concept Superstudio](/content/dam/domusweb/it/architettura/2003/03/04/a-londra-l-anti-design-di-superstudio/Interplanetary_Big.jpg.foto.rmedium.jpg)
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Superstudio, <i>Twelve Ideal Cities</i>, 1972. Concept Superstudio](/content/dam/domusweb/it/architettura/2003/03/04/a-londra-l-anti-design-di-superstudio/Twelve_Big.jpg.foto.rmedium.jpg)