Sono tre i gruppi di professionisti nazionali: quello guidato dal romano Franco Zagari si occuperà del progetto preliminare e, in particolare, della sistemazione della passeggiata lungo il mare, separando il traffico pedonale (che rimarrà in superficie) da quello veicolare (incanalato in un tunnel sotterraneo che da Palazzo Carciotti riemerge in superficie all’altezza della ex pescheria).
Il team ‘capeggiato’ da Carmela Andriani sarà, invece, al lavoro su piazza Venezia, ‘confine’ tra il nucleo storico e il mare; mentre il milanese Mario Bellini disegnerà l’assetto del nuovo piazzale a mare e della Stazione marittima. “Sull’edificio esistente degli anni Trenta, si incastra un nuovo volume che ricorda la prua di una nave tesa verso l’acqua”, scrivono i progettisti. All’interno del nuovo edificio, troveranno posto le funzioni pubbliche per lo sbarco/imbarco dei passeggeri, i percorsi merci e, sul tetto, un’ampia terrazza con spazi dedicati alla ristorazione.
Tra i nomi internazionali, Joan Busquets (Barcellona) alle prese con l’area della Lanterna, creerà un’isola, collegata attraverso ponti pedonali alla Sacchetta e alla zona della Lanterna, con centro sportivo, piscina e servizi per il tempo libero.
Lo studio BRT (Bothe-Richter-Teherani) di Amburgo ripenserà, invece, il Canale del Ponterosso attraverso la realizzazione di un ponte levatoio sulle Rive: una soluzione che permette un ingresso più agevole delle imbarcazioni nel canale, destinata a regalare nuova vita alla zona.
Considerato ‘di casa’, il ‘viennese’ Boris Podrecca ha proposto per il complesso della ‘pescheria, ex magazzino vini, piscina Bianchi’ un intervento in bilico tra restauro filologico, demolizione e progetto del nuovo. È il caso della piscina Bianchi che sarà distrutta, ma anche dell’ex magazzino dei vini: i tre lati verso terra saranno conservati, mentre l’affaccio sul mare sarà aperto attraverso una serie di pilastri, quasi a simboleggiare una cerniera tra la terra e il mare. Al piano terra, in pietra, si aggiungerà inoltre un altro corpo interamente vetrato, un ‘faro-cubo’, trasparente, traslucido e illuminato di notte.
Non compreso nel bando, è infine l’edificio della ex pescheria che, entro due anni, riaprirà i battenti sotto forma di polo espositivo e museale su progetto di Eugenio Vassallo.
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