Per Fantoni, lo spazio di lavoro è sempre più ibrido

Marianna Fantoni, direttore tecnico della divisione arredo Fantoni, ci racconta come il progetto Meet Up risponda alle nuove esigenze lavorative.

Il dibattito sulla settimana lavorativa corta è sempre più attuale, lavorare meno e meglio è l’obiettivo. Sono sempre più i paesi che provano a trascorrere meno tempo in ufficio. Dalla Spagna, che ha scelto di sperimentare la settimana lavorativa di 4 giorni, al Belgio, che ha recentemente ridotto il numero di giorni lavorativi senza abbassare stipendi e a parità di ore. Va in questa direzione la collezione Meet Up di Fantoni, una serie di tavoli, ma anche contenitori, regolabili in altezza, per rispondere alle nuove modalità e necessità lavorative che vanno nella direzione di una maggiore elasticità. La racconta a Domus Marianna Fantoni, direttore tecnico della divisione arredo dell’azienda di base a Osoppo, in Friuli-Venezia Giulia.

Quali sono i cambiamenti che avete intercettato nella progettazione degli spazi di lavoro?
Quando è scoppiata la pandemia è nato un trend legato ai ripari e agli schermi in plexiglass, che sicuramente hanno rappresentato un palliativo temporaneo ma che per la nostra azienda non sono stati una risposta alla necessità del mercato. C’è stato inoltre un incremento dell’utilizzo delle tecnologie per lavorare da casa e successivamente un desiderio di tornare in presenza in ufficio, perché il rapporto umano che si genera negli spazi fisici non è replicabile. Se prima la richiesta sul fronte layout di un ufficio, per un buon 70%, era rappresentata da postazioni operative, oggi la percentuale è scesa parecchio. Parallelamente sono aumentate esponenzialmente le richieste relative al terzo spazio, quei luoghi dove svolgere meeting in persona o virtuali in una dimensione più informale. L’idea è di sentirsi un po’ come se si fosse a casa, creando situazioni di incontro e garantendo privacy. Per essere concreti: è un luogo in cui l’aperitivo può potenzialmente trasformarsi in un momento di scambio e confronto.

La collezione Meet Up, presentata in occasione del Supersalone, come suggerisce il nome è pensata per arredare luoghi di lavoro sempre più ibridi. Come nasce il progetto?
È successo che in fase di sviluppo ci siamo posti una domanda: ha veramente senso produrre un tavolo direzionale? Oggi più che mai le figure manageriali sono sempre più in movimento, tra videocall e presentazioni realizzate dalle sale di attesa degli aeroporti. Quando il manager è in ufficio dedica il suo tempo agli incontri con i colleghi, cercando di stimolare i rapporti umani. Meet Up è nata a partire da queste riflessioni.

Fantoni, Meet Up, 2022. Courtesy Fantoni Spa
Fantoni, Meet Up, 2022. Courtesy Fantoni Spa

Dal punto di vista tecnico e del design, che caratteristiche ha questo tavolo?
Meet Up comprende una serie di tavoli e contenitori. Abbiamo lavorato molto sul concetto di tavoli regolabili in altezza: una caratteristica che garantisce ergonomia ma soprattutto una lettura diversa. L’idea è di uno spazio di lavoro attorno al quale si possono svolgere per esempio riunioni in piedi, magari più brevi ed efficaci così da ottimizzare i tempi della giornata lavorativa. Dal punto di vista del design abbiamo optato per un prodotto dalle linee essenziali dove tutti i dettagli elettrici sono nascosti, il feedback da parte del mercato nordeuropeo è stato molto positivo. Parallelamente abbiamo introdotto un tavolo più piccolo, con piano 140x140, con base metallica e un meccanismo manuale a contrappesi che permette di avere un’escursione molto alta. Il vantaggio consiste nella possibilità di spostare il tavolo in base alle necessità del giorno senza preoccuparsi del reperimento dell’energia. Il prodotto risponde ai cambiamenti in atto e al contempo riesce a produrli.

Sul fronte sostenibilità e materiali, come si caratterizza il processo di produzione?
Di pari passo con il design, l’attenzione alla materia prima è centrale. Meet Up è un arredo realizzato con pannelli in legno truciolare che produciamo internamente. Ogni giorno entrano in azienda camion di legno provenienti dalle ecopiazzole, tra vecchi pallet e mobili in disuso. Legno che viene lavorato e trasformato per dar vita al prodotto finale. Fantoni è dotata di tecnologie avanzate che ci hanno permesso di produrre non dei semplici pannelli: abbiamo lanciato il tema dell’effetto marmo per caratterizzare le superfici della collezione. Attualmente Meet Up è declinata in due varianti, marmo Calacatta e marmo nero. Insieme al valore estetico, per noi è importante sottolineare che a fine vita il prodotto può essere facilmente smaltito ma soprattutto rigenerato.

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