Nuovo design milanese: quattro studi selezionati da Jasper Morrison

Jasper Morrison e Francesca Picchi selezionano per Domus quattro giovani designer della comunità creativa milanese, secondo i quali per rispondere alla necessità di un cambiamento, è essenziale preservare la ‘biodiversità’ della cultura materiale che mantiene ‘vivo’ il progetto.

Philippe Tabet, Order Schizzi di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Schizzi © Philippe Tabet

Blair Thurman, Bacardi Circuit, 2018

Courtesy of Peres Projects, Berlin

Matt Mullican, Untitled (Anatomy), 1991

Philippe Tabet e Bottega dei Mascareri, Medico dell’aria

© Laila Pozzo per Doppia Firma, project by Fondazione Cologn

Lambretta Innocenti, 1952 Testata per Lambretta Innocenti, 1952

Foto Philippe Tabet

Philippe Tabet, Order Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Foto © Zep Studio

Philippe Tabet, Order Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Foto © Zep Studio

Philippe Tabet, Order Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Foto © Zep Studio

Philippe Tabet, ceramica Retro di un piatto di ceramica

Foto Philippe Tabet

Modello umano che illustra i principi del Forth Bridge, in Scozia, progetto di John Fowler e Benjamin Baker

Credits Wikicommons

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Il sistema prevedel’accoppiamento a scatto di fili di acciaio sagomati, su supporti semilavorati fustellati per ricavare le apposite sedi

Foto Federico Villa

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Il sistema prevedel’accoppiamento a scatto di fili di acciaio sagomati, su supporti semilavorati fustellati per ricavare le apposite sedi

Foto Federico Villa

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Schizzi

© Alessandro Gnocchi

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Schizzi

© Alessandro Gnocchi

Enzo Mari, Java, Danese, 1965


Courtesy of Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese. Foto © Roberto Marossi

Ingresso di Casa Insinga Ingresso di Casa Insinga, Milano, progetto di Umberto Riva 1987-1989

Foto Giovanni Chiaramonte

Sistema di appendiabiti Shaker Dal volume di Edward Deming Andrews, Faith Andrews, Masterpieces of Shaker Furniture, Dover Books, Dover 2003

Porta Vinavil

Foto Alessandro Gnocchi

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018

Foto Alberto Strada

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 Schizzi di studio

© Mist-o

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 Schizzi di studio

© Mist-o

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 Schizzi di studio

© Mist-o

Philip Johnson, studio per biblioteca, New Canaan, 1980 Ridisegnata da Mist-o

Meichin Construction Company, magazzino Tokyo Institute of Technology Tsukamoto Laboratory & Atelier Bow-Wow, Pet Architecture Guide Book, World Photo Press, 2004

Angelo Mangiarotti, sistema costruttivo FM. Elmag, Lissone, Milano, 1964

Archivio Domus

Candeliere di porcellana, Hirasa, XVIII secolo Da: Mingei Association Magazine 621, 2004

Apribottiglie in teak

Foto courtesy of Mist-o

Mist-o, Zenit, sedute in alluminio, Paola Zani, 2018

Courtesy of Mist-o

Vasi Acquarello, Cappellini, 2013, progetto di Federico Angi Schizzi di studio

© Federico Angi

Vasi Acquarello, Cappellini, 2013, progetto di Federico Angi

Foto Alberto Strada

Caffettiere La Conica e La Cupola Modelli in legno di Giovanni Sacchi per le caffettiere La Conica e La Cupola, 1984, design Aldo Rossi per Alessi. Foto Federico Pollini

Foto Federico Pollini. © Archivio Giovanni Sacchi

Ingranaggio cilindrico a denti dritti in tecnopolimero Elesa S.p.A.

© Elesa S.p.A

Federico Angi, progetto grafico, 2018

Courtesy of Federico Angi

Copertina del volume Line of Demarcation di Rodolfo Aricò, Ed. Luxembourg & Dayan Gallery, 2016

Sophie Taeuber-Arp e Erika Schlegel Sophie Taeuber-Arp e la sorella Erika Schlegel con i costumi ispirati ai nativi americani Hopi disegnati dall’artista, c. 1920. La foto fa parte della mostra “Sophie Taeuber-Arp”, online
su hauserwirth.com

© Stiftung Arp e.V., Berlin/Rolandswerth. Courtesy of the Estate and Hauser & Wirth

Carlo Scarpa, Vaso Battuto, Venini, 1940

Courtesy of Lutz H. Holz

Diagramma cambio marce, Maggiolino Volkswagen, 1968-1979 Rielaborazione grafica di Federico Angi

Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1048, luglio-agosto 2020. Nel proseguire l’esercizio avviato lo scorso aprile di mettere in scena le ispirazioni di progetto, il fuoco si sposta su Milano, per presentare il lavoro di giovani designer che hanno scelto come base questa città per alludere alla comunità di design e alla sua azione a scala territoriale. Gli ultimi mesi sono stati complessi, la pandemia ha messo in discussione la vita precedente al contagio. Il bisogno di cambiamento spinge a porsi in modo diverso e a puntare a uno sviluppo che si fondi su una mobilitazione delle comunità, che dia voce a risorse latenti e valorizzi il capitale sociale inespresso. La comunità milanese è fatta da tante persone che ruotano attorno a questo sistema imperfetto, preservando la biodiversità delle forme, degli oggetti, dei sistemi di produzione, dei saperi della cultura materiale. Queste persone se ne prendono cura e contribuiscono a tenere vivo il design, la sua cultura e il suo circuito economico e sociale, lasciandosi andare alla straordinaria pulsione a disegnare, ostinandosi a immaginare, intanto, un mondo semplicemente un po’ diverso.

Philippe Tabet

Philippe Tabet è nato a Versailles e ha studiato in Francia. Nel 2015 ha fondato il proprio studio di design industriale a Milano. Il suo lavoro ricerca la sincerità del materiale e trova ispirazione nei processi di lavorazione. È convinto che ogni oggetto possa raccontare una storia del proprio tempo.

“Quando disegno, mi piace trovare un equilibrio individuando il punto in cui fare meno è impossibile”, racconta il designer. “Nel caso delle maschere, ho cercato di caratterizzarle con i segni delle diverse tecniche di lavorazione. Nella ceramica, per esempio, le parti grezze, come la parte inferiore di un piatto, mostrano ciò che di solito è nascosto”.  

Blair Thurman, Bacardi Circuit, 2018. Courtesy of Peres Projects, Berlin

Alessandro Gnocchi

Dopo gli studi al Politecnico di Milano, nel 2010 Alessandro Gnocchi avvia il suo studio a Milano, dove vive e coltiva la sua passione per il design. Attratto da come funzionano le cose, cerca di formulare idee semplici e intuitive, con un’attenta conoscenza dei processi produttivi e profondo rispetto di forme e funzioni.

“Quando inizio un progetto, mi trasformo in una spugna: cerco ovunque input di qualsiasi tipo”, spiega il designer. “Dopo una scansione che tende all’infinito – che comprende i problemi, le soluzioni, il lavoro e il relax – si spera arrivi la sintesi, ed è qui che si arriva “alle mani”: il disegno, ma soprattutto il model making (in scala 1:1), uno strumento potentissimo per ‘vedere’ l’idea”.

Porta Vinavil. Foto Alessandro Gnocchi

Mist-o

Mist-o è uno studio di industrial design con base a Milano e Tokyo fondato da Tommaso Nani e Noa Ikeuchi nel 2012. Il lavoro spazia dall’arredo ai piccoli oggetti fino a una dimensione spaziale. Tra i clienti, Arflex JP, Cappellini, Ichendorf e Living Divani.

“Siamo abituati a definire i progetti dialogando. Nel corso del tempo abbiamo stabilito una dinamica personale per progettare insieme e, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza, siamo sempre in contatto. Abbiamo capito che sotto la superficie dei condizionamenti personali esiste un livello dove ci s’incontra sempre, oltre la soggettività o il semplice “mi piace” o “non mi piace”. Ci sono voluti anni per comprendere, attraverso questa dinamica di scavo, come arrivare a una semplicità non vuota. L’obiettivo è fare progetti spontanei, attraverso però un metodo rigoroso e logico”.

Mist-o, Zenit, sedute in alluminio, Paola Zani, 2018. Courtesy of Mist-o

Federico Angi

Laurea in Disegno industriale al Politecnico di Milano, nel 2010 Federico Angi apre lo studio a Milano. Nel progetto, ricerca forme pure ed essenziali sviluppando modelli e prototipi con cura maniacale. Tra i suoi clienti, Atipico, Cappellini, Ichendorf, Moleskine, Paola Zani, Vela srl e 100%Tobeus.

“Credo che la mia passione per il design sia nata da bambino quando smontavo ‘cose’ nell’officina di mio padre, dove cacciaviti, chiavi inglesi e pinze erano sempre a portata di mano. In questo luogo, circondato da attrezzi di ogni genere, ho sperimentato per la prima volta il piacere di progettare. Capire come funzionano gli oggetti, come ripararli e prendermene cura, mi ha portato a guardarli in una prospettiva a lungo termine, studiando la loro vita nel corso del tempo. Da qui, forse, deriva la mia ossessione per i prodotti ben calibrati che mi porta a curarne fino al più minuscolo dettaglio. Lavoro prevalentemente da solo, ma quotidianamente mi confronto con amici e colleghi”.

Copertina del volume Line of Demarcation di Rodolfo Aricò, Ed. Luxembourg
Philippe Tabet, Order Schizzi © Philippe Tabet

Schizzi di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Blair Thurman, Bacardi Circuit, 2018 Courtesy of Peres Projects, Berlin

Matt Mullican, Untitled (Anatomy), 1991

Philippe Tabet e Bottega dei Mascareri, Medico dell’aria © Laila Pozzo per Doppia Firma, project by Fondazione Cologn

Lambretta Innocenti, 1952 Foto Philippe Tabet

Testata per Lambretta Innocenti, 1952

Philippe Tabet, Order Foto © Zep Studio

Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Philippe Tabet, Order Foto © Zep Studio

Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Philippe Tabet, Order Foto © Zep Studio

Fotografia di Order (maschere), progetto di Philippe Tabet, autoproduzione. Compensato, alluminio pressofuso, ceramica

Philippe Tabet, ceramica Foto Philippe Tabet

Retro di un piatto di ceramica

Modello umano che illustra i principi del Forth Bridge, in Scozia, progetto di John Fowler e Benjamin Baker Credits Wikicommons

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Foto Federico Villa

Il sistema prevedel’accoppiamento a scatto di fili di acciaio sagomati, su supporti semilavorati fustellati per ricavare le apposite sedi

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 Foto Federico Villa

Il sistema prevedel’accoppiamento a scatto di fili di acciaio sagomati, su supporti semilavorati fustellati per ricavare le apposite sedi

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 © Alessandro Gnocchi

Schizzi

Alessandro Gnocchi, Tiki, sistema di appendiabiti, Danese Milano, 2020 © Alessandro Gnocchi

Schizzi

Enzo Mari, Java, Danese, 1965
Courtesy of Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese. Foto © Roberto Marossi

Ingresso di Casa Insinga Foto Giovanni Chiaramonte

Ingresso di Casa Insinga, Milano, progetto di Umberto Riva 1987-1989

Sistema di appendiabiti Shaker

Dal volume di Edward Deming Andrews, Faith Andrews, Masterpieces of Shaker Furniture, Dover Books, Dover 2003

Porta Vinavil Foto Alessandro Gnocchi

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 Foto Alberto Strada

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 © Mist-o

Schizzi di studio

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 © Mist-o

Schizzi di studio

Mist-o, Zenit, sistema di sedute di alluminio, Paola Zani, 2018 © Mist-o

Schizzi di studio

Philip Johnson, studio per biblioteca, New Canaan, 1980

Ridisegnata da Mist-o

Meichin Construction Company, magazzino

Tokyo Institute of Technology Tsukamoto Laboratory & Atelier Bow-Wow, Pet Architecture Guide Book, World Photo Press, 2004

Angelo Mangiarotti, sistema costruttivo FM. Elmag, Lissone, Milano, 1964 Archivio Domus

Candeliere di porcellana, Hirasa, XVIII secolo

Da: Mingei Association Magazine 621, 2004

Apribottiglie in teak Foto courtesy of Mist-o

Mist-o, Zenit, sedute in alluminio, Paola Zani, 2018 Courtesy of Mist-o

Vasi Acquarello, Cappellini, 2013, progetto di Federico Angi © Federico Angi

Schizzi di studio

Vasi Acquarello, Cappellini, 2013, progetto di Federico Angi Foto Alberto Strada

Caffettiere La Conica e La Cupola Foto Federico Pollini. © Archivio Giovanni Sacchi

Modelli in legno di Giovanni Sacchi per le caffettiere La Conica e La Cupola, 1984, design Aldo Rossi per Alessi. Foto Federico Pollini

Ingranaggio cilindrico a denti dritti in tecnopolimero Elesa S.p.A. © Elesa S.p.A

Federico Angi, progetto grafico, 2018 Courtesy of Federico Angi

Copertina del volume Line of Demarcation di Rodolfo Aricò, Ed. Luxembourg & Dayan Gallery, 2016

Sophie Taeuber-Arp e Erika Schlegel © Stiftung Arp e.V., Berlin/Rolandswerth. Courtesy of the Estate and Hauser & Wirth

Sophie Taeuber-Arp e la sorella Erika Schlegel con i costumi ispirati ai nativi americani Hopi disegnati dall’artista, c. 1920. La foto fa parte della mostra “Sophie Taeuber-Arp”, online
su hauserwirth.com

Carlo Scarpa, Vaso Battuto, Venini, 1940 Courtesy of Lutz H. Holz

Diagramma cambio marce, Maggiolino Volkswagen, 1968-1979

Rielaborazione grafica di Federico Angi