La stazione sotterranea più grande al mondo è una collina verde urbana

Questo il ruolo del West Kowloon Terminus, una stazione dell’alta velocità che collegherà la città a Pechino, concepita come un parco di 6 ettari intessuto nel paesaggio urbano.

Questo articolo è stato pubblicato in origine su DomusAir n.4, aprile 2022.

Hong Kong è una delle città più densamente popolate al mondo. È circondata da colline rigogliose e i suoi tre principali parchi coprono una superficie di 40 ettari. L’opportunità di incrementare il verde di Hong Kong era fondamentale per il successo del progetto del West Kowloon Terminus: concependo la stazione come spazio tridimensionale invece che come luogo urbano orientato agli oggetti, il progetto ha offerto un ulteriore 15% di verde pubblico ai tre parchi cittadini. Da una parte, l’Hong Kong West Kowloon Terminus è il collegamento ferroviario ad alta velocità con la Cina continentale a nord.

Dall’altra, è un parco di 6 ettari, fisicamente intessuto nella vita della città e nella zona portuale, grande quasi come il Kowloon Park che si trova nelle vicinanze, verso est. Sarà un nuovo spazio all’interno del paesaggio urbano, dove sarà possibile svagarsi ed esplorare. È un parco sopraelevato, un paesaggio ondulato che regala a tutti i visitatori – di giorno e di sera – scorci del porto e delle torri scintillanti del Central District. La stazione dell’alta velocità collegherà la città a Pechino. Situata nel centro di Hong Kong, entro i confini urbani esistenti, la struttura di 430mila metri quadrati, con 15 binari, sarà la più grande stazione ferroviaria sotterranea al mondo. È stato subito evidente che la costruzione del WKT dovesse avere una funzione di ambasciatrice di Hong Kong, una porta d’accesso alla città. La posizione di spicco, immediatamente adiacente al futuro Quartiere culturale di West Kowloon e vicino al Victoria Harbor, richiedeva un progetto che fosse completamente motivato dalle esigenze civiche.

I pedoni possono accedere quasi a tutto il tetto in un giardino di sculture con una vegetazione molto fitta e un’estensione del verde sottostante.

All’interno della stazione stessa, il programma aveva un unico obiettivo di fondo. Dovendo essere la “porta d’accesso” alla città, era fondamentale che fosse collegata con il contesto urbano circostante e fare in modo che i viaggiatori si rendessero conto, in arrivo o in partenza, di “essere a Hong Kong”. Il progetto ha così compattato tutti gli spazi in modo più efficiente per creare un grandissimo vuoto nella sala delle partenze sottostante e nelle aperture lungo i binari. Il piano terra esterno si inclina verso la sala e la struttura del tetto sovrastante si piega verso il porto. Il risultato è un volume alto 45 metri che, attraverso la facciata sud, focalizza tutta l’attenzione sullo skyline di Hong Kong Central e di Victoria Peak.

Sarà la più grande stazione ferroviaria sotterranea al mondo

La stazione capolinea serve due destinazioni: i treni regionali per i pendolari e i treni ad alta velocità che coprono lunghe distanze. I primi attraversano il territorio di Hong Kong per arrivare a Shenzhen, una città cinese di confine in pieno boom, e a nord fino a Canton, la capitale del Guangzhou. L’organizzazione è stata ispirata da forze convergenti tutte orientate verso Hong Kong – paragonate ai binari che arrivano nella stazione stessa. Il progetto massimizza l’attività cittadina sia all’interno sia all’esterno. La stazione è il risultato di questa energia e ribadisce con risolutezza la motivazione di apertura e focalizzazione verso il Victoria Harbor e lo skyline di Hong Kong. Il WKCD viene invitato quindi a entrare nella città.

La stazione regala a tutti i visitatori, di giorno e di sera, scorci del porto e delle torri scintillanti del Central District.

Una grande “Civic Square” si apre verso il quartiere culturale ed è delimitata sull’altro lato da un anfiteatro per spettacoli all’aperto. La Civic Square sarà definita dagli ingressi e dalle strutture della stazione sui lati est e ovest e da attigui sentieri accessibili che vanno verso il livello superiore, all’interno del roofscape verde. Il flusso di pedoni in questo anfiteatro continua a salire, accedendo quasi a tutto il tetto in un giardino di sculture con una vegetazione molto fitta e un’estensione del verde sottostante. Lo spazio aperto risultante ha così una superficie quasi cinque volte superiore a quella già ambiziosa prevista dal masterplan.

Lo spazio verde offre flussi di collegamenti attraverso la stazione al Public Transport Interchange a nord, alla stazione della metropolitana di Austin Station a est, a The Kowloon Station Development and Elements Mall a ovest e anche collegamenti interni nel WKT stesso e nel suo futuro sviluppo commerciale. Questi movimenti culminano in un osservatorio in cima all’edificio d’ingresso – rispettivamente 25 e 45 metri al di sopra della Civic Square e della Sala Partenze sottostanti. Qui si ha una perfetta prospettiva, quasi un prolungamento del viaggio a Hong Kong, dentro e oltre il West Kowloon Cultural District, dentro e oltre il Victoria Harbor e dentro e oltre i vicoli pieni di torri della città. La stazione può essere visibile al livello inferiore, a ricordare da dove si è arrivati – ma invita anche a future scoperte...

Copertina di DomusAir n.4, aprile 2022
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