The Circle, il centro polifunzionale progettato da Riken Yamamoto

Costruito a ridosso dell’aeroporto di Zurigo, The Circle non è un semplice edificio, ma una città sistemica in dialogo con le persone.  

Questo articolo è stato pubblicato in origine su DomusAir n.3, dicembre 2021.

Nelle immediate vicinanze dell’Aeroporto di Zurigo, ai piedi della collina di Butzenbühl, sorge un centro servizi polifunzionale. Il complesso di edifici, che ha la forma di un paesino con viottoli e piazze, presenta una superficie ricurva di vetro verso l’aeroporto, la stazione degli autobus e dei tram, e la circonvallazione (Butzenbüelring), aprendosi verso lo spazio verde del Parco Butzenbühl sotto forma di successione a gradoni di singoli volumi. I viottoli si snodano attraverso il complesso, collegando le piazze di varia grandezza con l’aeroporto e il parco Butzenbühl. Vari fattori ambientali hanno influenzato la particolare forma della pianta e i volumi edificati di The Circle. L’area edificabile è stata fortemente limitata nel rispetto dello spazio verde adiacente (ufficialmente denominato “riserva”) e dalle norme sulla tutela delle falde acquifere. L’altezza degli edifici, invece, dai regolamenti per la sicurezza dei voli.

Il complesso è stato progettato in modo da presentare una facciata monolitica verso l’aeroporto con i suoi grandi edifici, la superstrada e l’hub del traffico locale, riparando il parco all’interno, verso cui si apre sia orizzontalmente che verticalmente.

Un’espressione architettonica dell’identità svizzera

The Circle è stato concepito come espressione architettonica dell’identità svizzera. “È una delle più grandi strutture edilizie del Paese”, spiega Riken Yamamoto, che l’ha ideato. “Fin dall’inizio del progetto, abbiamo pensato The Circle non tanto come edificio quanto più come città sistemica. Eravamo convinti che il nostro sistema architettonico potesse cambiare in modo flessibile e adattarsi alle esigenze future. Lo sappiamo dai centri medievali delle città, come Niederdorf a Zurigo. Tra i vari edifici, The Circle è attraversato da viottoli e piazze, come un tradizionale centro cittadino. I viottoli e 
le piazzette sono trattati come spazio esterno aperto, in parte coperto da una tettoia di vetro, che ripara dagli agenti atmosferici, ma permette di vivere il clima esterno senza aria condizionata. Usiamo la cosiddetta Closed Cavity Facade (CCF), una facciata sostenibile a doppia pelle chiusa, in maniera modulare e coerentemente in tutti gli edifici di The Circle. Così è stato possibile permettere al complesso edilizio di dialogare con l’ambiente circostante.

Verso il parco il complesso si apre in piccoli volumi e terrazze. Il rivestimento della facciata in allumio lucidissimo combina le varie parte dell’edificio in un tutt’uno

L’architettura si presenta come una grande forma vetrata in direzione dell’aeroporto; verso il parco, tuttavia, il complesso di edifici si apre in piccoli volumi e terrazze. Il rivestimento della facciata in alluminio lucidissimo combina invece le varie parti dell’edificio in un tutt’uno. Le nuove tecnologie supportano la sostenibilità dell’architettura, anche se è l’affetto degli abitanti di Zurigo per lo spazio urbano l’aspetto più importante per la sostenibilità di The Circle”. Inizialmente, il committente immaginava il progetto più come un monolite urbano, che aveva un cancello di ingresso per limitare l’accesso a inquilini e clienti in uno specifico periodo di tempo. Una delle idee principali di Riken Yamamoto & Field Shop (RYFS) è stata invece quella di interpretare il progetto come paesino con viuzze e piazze sempre aperto al pubblico, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Così, anche se le norme urbanistiche impedivano di incorporare abitazioni nel progetto, i visitatori avrebbero potuto interagire e sviluppare una relazione con il nuovo centro urbano. È un’antitesi di molti altri progetti su vasta scala che sono criticati dagli svizzeri perché sono chiusi al pubblico e servono soltanto una clientela selezionata. Qui le persone possono accedere e vivere liberamente la maggior parte delle aree e relazionarsi con il progetto invece che limitarsi a guardarlo dall’esterno. Quando la gente sviluppa un affetto per un edificio, questo può vivere a tempo indeterminato, può essere convertito e ristrutturato per adattarsi alle esigenze dei tempi futuri. Non c’è bisogno di demolirlo dopo poco tempo. Come i centri medievali delle città europee, può diventare parte della cultura locale.

L’edificio, l’aeroporto e la città

Il sistema aeroportuale prevede quattro punti strategici: il terminal, lo shopping aeroportuale, The Circle e il parco. In quanto alla progettazione urbanistica, The Circle è quasi completamente separato dalla cittadina circostante e dall’aeroporto da una circonvallazione. Al centro del lotto di terreno c’è una riserva naturale. Il complesso è stato progettato in modo da presentare una facciata ricurva verso l’aeroporto con i suoi grandi edifici, la superstrada e l’hub del traffico locale, riparando il parco all’interno, verso cui si apre sia orizzontalmente che verticalmente (con terrazze). Questo permette ai locatari di godere di un lussureggiante spazio verde, che è molto insolito in aree aeroportuali. Tra questi due esterni è stato creato il paesino con viottoli e piazzette, rampe e scale da cui si può accedere a piedi a tutte le parti del complesso.

Concept

L’architettura è caratterizzata da dettagli semplici e linee pulite. Fondamentalmente, il progetto comprende due aree in termini di costruzione e di materiali. La parte direttamente accessibile ai visitatori è progettata con una “dimensione umana”. Le aree di “dimensione urbana” contribuiscono invece a trasmettere l’identità di The Circle da lontano. Sono i profili della collina e del lato Butzenbüelring, mentre i tetti creano una sorta di quinta facciata. Questi elementi sono caratterizzati da un elevato grado di omogeneità nell’aspetto esteriore. Per queste aree sono stati scelti materiali sobri ma di alta qualità: vetro, cemento, metallo (alluminio, acciaio inossidabile) e pietra naturali danno forma all’aspetto esteriore di The Circle. Le aree di “dimensione umana” sono caratterizzate da un elevato grado di eterogeneità nell’aspetto esterno. Questo allo scopo di offrire ai locatari del modulo Brands & Dialogue la possibilità di progettare parte delle facciate individualmente. Il compito principale dell’architetto progettista in queste aree era mantenere un’identità comune di The Circle e renderla riconoscibile ai visitatori nonostante l’eterogeneità delle facciate dei marchi.

La tettoia di vetro è concepita in modo che dimensione umana e urbana non siano spazialmente separate l’una dall’altra.

Viottoli, piazzette e facciate

I viottoli (“Gasse”) e le piazzette (“Plazas”) sono le principali vie di passaggio per i visitatori di The Circle, grazie alle quali tutte le aree del progetto sono accessibili ai pedoni. La larghezza standard di 7,9 m si allarga fino a 30 m in corrispondenza della piazza principale. La differenza di elevazione tra l’ingresso principale (al piano terra in direzione dell’aeroporto) e il parco è di due piani collegati da scale, rampe o ascensori. È stato ricercato un grado elevato di diversità spaziale e di illuminazione attraverso variazioni progettuali dello sviluppo dei viottoli e delle piazze, la presenza o assenza della tettoia di vetro, le diverse altezze e la mutevole interazione con le varie facciate. Il progetto delle facciate che danno sui viottoli e sulle piazzette nel modulo Brands & Dialogue è lasciato ai locatari. Il progetto dei due elementi definisce l’identità dell’aspetto esteriore di The Circle. Le facciate sono differenziate nella progettazione: verticali verso la collina, i viottoli e le piazzette, convesse verso il Butzenbüelring. Le facciate verticali rivestono porzioni di edifici a gradoni. È stata sviluppata una facciata con la maggior profondità strutturale possibile, accentuando i bordi dei volumi degli edifici senza dissezionarli ulteriormente. La facciata evoca la struttura portante dell’edificio sotto forma di colonne filigranate dietro un rivestimento di fogli di alluminio. Facciate convesse caratterizzano l’edificio sul lato dell’aeroporto. Consolidano architettonicamente l’edificio come forma monolitica. Qui, è stata sviluppata una facciata che segue la geometria curva di un involucro di vetro senza ulteriori elementi di rivestimento. Tutte le facciate di The Circle sono caratterizzate da un elevato livello di trasparenza con elementi in vetro solitamente dimensionati dal pavimento al soffitto.

I visitatori possono accedere e vivere liberamente la maggior parte delle aree relazionandosi con il progetto anziché limitarsi a guardarlo dall’esterno

Tettoie di vetro su viottoli e piazzette

La tettoia di vetro dei viottoli e delle piazzette offre protezione dagli agenti atmosferici a una parte della aree accessibili al pubblico. Mentre passeggiano, i visitatori attraversano zone con e senza tettoia in vetro, lungo i viottoli relativamente stretti e le piazzette più generose, su e giù per scale e rampe. Concettualmente, la tettoia di vetro è soltanto uno dei componenti dell’esperienza delle viuzze. Nessuno di questi elementi deve essere in conflitto con il concetto urbanistico. Il viottolo dove essere vissuto come spazio tra due edifici e le facciate devono rimanere leggibili come un tutt’uno, con o senza la tettoia di vetro tra di loro. A questo proposito, la costruzione della tettoia di vetro è stata concepita in modo che la dimensione umana e la dimensione urbana non siano spazialmente separate l’una dall’altra. La tettoia è progettata in modo attento e le sue dimensioni strutturali sono minimizzate per permettere la massima apertura possibile di giorno e di notte e quindi la continuità della facciata. I dettagli costruttivi hanno l’obiettivo di lasciar entrare nei viottoli la maggior quantità possibile di luce.

Landscape design

Sul lato che dà le spalle all’aeroporto, The Circle confina con l’area verde naturale del Butzenbüel. Il rapporto diretto con il parco è un tratto distintivo dell’architettura del progetto. Il Butzenbüel stesso è stato sviluppato dal cliente come progetto separato. Il landscape design nel progetto di The Circle funge da mediatore tra l’edificio e il confine della zona, tra architettura e paesaggio sulla striscia a volte strettissima di terra sul fianco della collina. Per rafforzare il rapporto, la progettazione dello spazio verde è stata estesa alla quinta facciata, ossia i roof garden sui volumi a gradoni dell’edificio. In alcune zone delle aree di noleggio sul fianco della collina dove è possibile utilizzare lo spazio esterno, sono state pianificate delle cosiddette terrazze, che sono assegnate alle singole zone di noleggio. Un esempio di utilizzo potrebbe essere il dehor di un ristorante. Lungo la facciata dell’edificio sul lato della circonvallazione, tra la facciata sporgente verso il Butzenbüelring e la strada cantonale, è stato progettato uno spazio esterno funzionale, che è caratterizzato in modo significativo dal design del muro laterale.

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