Modern Construction Envelopes, Andrew Watts, Springer, 2010 (pp. 522, € 83.15, peso netto 2,380 Kg)
Andrew Watts, "specialista in facciate" e titolare dello studio londinese Newtecnic, unisce due precedenti volumi, Modern Construction Facades e Modern Construction Roofs, in un ponderoso trattato che, per quanto riguarda tetti e pareti, esaurisce totalmente l'argomento. Sulle oltre 500 pagine, in porosa carta usomano, si susseguono con regolarità i disegni, organizzati in temi e schemi esplicativi dall'editor David Marold: pareti e tetti in metallo, vetro, cemento, muratura, plastica, legno e tessuto, accompagnati da comparazioni, metodologie, innovazioni tecnologiche, soprattutto nel capitolo sui materiali plastici, e da novità e sistemi tradizionali, per quanto riguarda il legno.
Modern Construction Envelopes
Un nuovo manuale di anatomia architettonica.
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- Alessandro Rocca
- 19 febbraio 2011
Dall'inizio alla fine, dalla facciata rivestita in lamiera alla volta a botte (rifasciata in tessuto a membrana singola) dell'ultima scheda, i casi di studio sono meticolosamente documentati e approfonditi da disegni sobri ed efficaci. Rendering in 3D, assonometrie, piante e sezioni sono tutte corredate dalle informazioni necessarie per facilitare la comprensione di strutture che, in molti casi, non sono affatto semplici. Il realismo e la completezza di ogni dettaglio costruttivo forniscono precise indicazioni che consentono di arrivare, nella elaborazione del progetto, a ridosso della fase esecutiva.
Rivolta principalmente agli studenti, questa bibbia della costruzione dimostra, innanzitutto, come sia impossibile ridurre l'architettura a un universo di esili segni concettuali e come si possa invece inquadrarla sub specie tecnica. Watts, con l'evidenza dei suoi argomenti, si oppone a ogni estetizzazione superficiale dell'architettura e ci ricorda che ogni parete, ogni giunto, ogni pannello di vetro va disegnato o scelto in base alle sue caratteristiche fisiche e alle sue prerogative tecniche e sensoriali. Inoltre, risulta evidente come il vero punto sostanziale della progettazione, alla scala del dettaglio, è la giunzione tra elementi diversi.
Questa bibbia della costruzione dimostra, innanzitutto, come sia impossibile ridurre l'architettura a un universo di esili segni concettuali e come si possa invece inquadrarla sub specie tecnica
La scala ravvicinata suddivide, distingue, smembra gli elementi architettonici in singole parti che, di per se stesse, risultano prive di connotazioni specifiche. Una parete di legno si compone dell'assemblaggio di ventidue elementi, una copertura di lamiera ne ha diciotto, un tetto vetrato dodici. Watts procede a chiarire il fatto costruttivo e lascia l'aspetto architettonico come un effetto collaterale, ed è una strategia che introduce una idea di architettura a cui non siamo abituati. Siamo tutti drogati da ricerche formali, raffinatezze concettuali ed equilibrismi minimalisti che tendono a cancellare la fatica, la complessità e la tecnicalità della costruzione. Watts è un analista che lavora sull'architettura come un patologo chino su un corpo nudo e inerte, ma nei suoi disegni lampeggiano segni di vita di un'architettura meno esibizionista e saldamente radicata alla propria natura tettonica e prestazionale. Alessandro Rocca